Ogni scuola di Pavia avrà il suo termoscanner, il Comune ne ha acquistati 49
Il Sindaco: “Vigilare sulla salute di ragazzi e personale scolastico”.
Il Comune di Pavia ha acquistato 49 termoscanner per le scuole della città. Saranno almeno uno per ogni istituto di competenza comunale, dagli asili alle secondarie di primo grado.
49 termoscanner nelle scuole di Pavia
Per rafforzare i controlli sanitari in ambito scolastico, il Comune di Pavia ha impegnato 75.000 euro (più copertura iva) per l'acquisto di nuovi termoscanner da destinare alle scuole pubbliche cittadine di competenza comunale, dagli asili nido alle secondarie di primo grado.
Si tratta di 49 ulteriori dispositivi, almeno uno per scuola. Le sedi scolastiche destinatarie sono 42 e a quelle più grandi, fornite di più ingressi, ne saranno donati 2. Insieme ai termoscanner verrà distribuito un tablet, incorporato, che suoni in caso di temperatura superiore a quella indicata dalle norme anti-Covid.
Nell’agosto 2020, in vista della riapertura delle scuole, erano già stati acquistati altri 16 termoscanner, a copertura degli asili e delle scuole d’infanzia comunali.
"A difesa della salute dei cittadini
“La priorità del Comune è la difesa della salute dei cittadini” - Ha dichiarato il Sindaco di Pavia, Fabrizio Fracassi - “L’estate scorsa avevamo già acquistato altre apparecchiature, in vista della prima riapertura delle scuole, ora abbiamo contribuito al potenziamento delle difese. Il messaggio deve essere chiaro: il Comune c’è e farà in modo, per quanto possibile, di agevolare le lezioni in presenza per studenti, docenti e personale, in condizioni di sicurezza. I nuovi termoscanner rappresentano, io credo, un aiuto significativo”.
“Da subito abbiamo seguito le linee guida del CTS al fine di rendere le nostre scuole quanto più sicure possibile, prima delle riaperture di settembre” - Ha aggiunto l’Assessore all’Istruzione, Alessandro Cantoni - “Abbiamo però ritenuto opportuno compiere una ulteriore azione concreta, acquisendo, con i fondi anti-Covid, 49 termoscanner professionali che possano potenziare le operazioni di controllo agli ingressi di tutti gli istituti, dai nidi alle secondarie di primo grado. Questo a tutela dei bambini, dei ragazzi e del personale che vi opera. Un atto di buonsenso per tenere alta la guardia e difenderci da un nemico invisibile e non ancora sconfitto”.