Maxi sequestro di botti illegali: scoperti 630 chili di fuochi d’artificio non conformi
Due persone sono state arrestate e altre tre denunciate.
I finanzieri del Comando Provinciale di Milano in questi giorni di fine anno hanno sequestrato complessivamente circa 630 chili di fuochi d’artificio illegali nei comuni di Milano, Rho e Rozzano, arrestando due italiani e denunciando a piede libero altri due italiani e un cinese. Come riporta GiornaledeiNavigli, e il risultato ottenuto grazie all’unione tra metodi investigativi sul campo e gli innovativi sistemi di controllo del territorio anche virtuale, monitorando la rete internet e incrociando le informazioni acquisite con le banche dati in dotazione al Corpo.
Diversi metodi investigativi hanno portato ai sequestri
Nello specifico, intensificando i controlli sul territorio sia per garantire il rispetto delle misure anti covid sia per contrastare possibili incrementi di commerci illegali e traffici illeciti in vista delle festività natalizie e di Capodanno, i Baschi Verdi milanesi non solo hanno presidiato le strade del capoluogo e della provincia ma hanno effettuato un costante monitoraggio anche di mercatini online. In questo contesto, tra le numerose offerte di prodotti natalizi, hanno individuato alcune proposte di vendita di fuochi d’artificio di vario genere, pubblicate da utenti registrati con pseudonimi, i quali si proponevano alla potenziale clientela tramite contatto telefonico cellulare o con messaggi.
In particolare, nell’abitazione di un inserzionista sono stati scoperti e sottoposti a sequestro 25 chili di botti di vario genere e alcuni ordigni artigianali di tipo “cipolla”, anche con nomi evocativi come “Apocalisse”, oltre a 29 grammi di sostanza stupefacente di tipo marijuana. Successivamente, presso una pizzeria gestita da due cittadini italiani, è stato individuato un deposito clandestino di fuochi d’artificio dove venivano conservati, pronti per la vendita, materiali esplodenti tra cui petardi di fabbricazione artigianale per un quantitativo di 480 chili. A questi si è aggiunto un ulteriore sequestro nel territorio di Rozzano di altri 119 chili di fuochi pirotecnici illegali.
Il commento dal comando provinciale della Guardia di Finanza
“Anche quest’anno, nonostante la pandemia in atto, le limitazioni disposte dalle misure anti covid e i divieti imposti sull’uso di prodotti della specie in numerosi comuni non sono mancati tentativi di commercio illegale di “botti” e materiale pirotecnico – commentano dal comando provinciale della Guardia di Finanza –. Il contrasto dei finanzieri a tale fenomeno, oltre a colpire le attività e i guadagni illeciti della criminalità e a garantire il rispetto delle regole e della legalità economica, è volto a tutelare i cittadini pure dal rischio di acquistare prodotti di dubbia provenienza e di elevata pericolosità”.
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