Decreto Rilancio e sostituzione infissi: come funzionano i bonus

Decreto Rilancio e sostituzione infissi: come funzionano i bonus
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Il Decreto Rilancio è un decreto legge finalizzato a contrastare la crisi economica causata dalla pandemia. Si tratta di un provvedimento del valore di oltre 50 miliardi di euro rivolto ad aiutare lavoratori, imprese, e famiglie. Tra i vari campi di intervento uno dei più importanti è senz’altro quello legato al settore edilizio.

Il governo ha infatti previsto una serie di detrazioni fiscali per chi si appresta ad effettuare vari di tipi di ristrutturazione, finalizzati a migliorare l’efficienza energetica degli edifici e al recupero del patrimonio edilizio. Le misure previste possono essere di particolare interesse per chi pensa di sostituire i propri infissi, e rinnovare così la propria abitazione.

Partendo da questa esigenza, cerchiamo di riepilogare quali siano le opzioni disponibili. La prima agevolazione da prendere in considerazione è il Superbonus 110%. Questa detrazione è allettante, ma sottoposta a alcuni vincoli. Per usufruire di questo bonus e ricevere un credito di imposta del 110%, è infatti necessario richiedere uno dei due seguenti interventi:

  • Installazione di un cappotto termico
  • Sostituzione della caldaia

Questi due interventi, inerenti cappotto termico oppure impianto termico, sono considerati due lavori “trainanti” per ottenere la detrazione. Rappresentano quindi dei prerequisiti per altri eventuali opere, di natura accessoria, come ad esempio la sostituzione degli infissi. Questo aspetto può diventare critico per decidere o meno di servirsi dell’agevolazione Superbonus.

Questi lavori di ristrutturazione hanno come requisito minimo il miglioramento delle classi energetiche dell’edificio. È necessario che tale variazione deve essere certificata tramite un’attestazione di un tecnico asseveratore.

Grazie a questi sgravi fiscali, il beneficiario può recuperare, sotto forma di credito d’imposta, il 110% della spesa nei successivi cinque anni. Un’ulteriore possibilità consiste nella cessione del credito a banche o istituti finanziari che, in cambio, provvederanno a finanziare i lavori per un importo equivalente, meno gli oneri finanziari.

La seconda opzione disponibile per chi desidera rinnovare gli infissi consiste nello sconto in fattura. Si tratta di una misura alternativa al superbonus. Tramite lo sconto in fattura è possibile ottenere uno sconto immediato da parte del fornitore fino al 50% dell’importo concordato. Chi, ad esempio, non rientra nei requisiti del superbonus può richiedere un preventivo ad un serramentista e concordare di cedere il credito d’imposta a quest’ultimo, in cambio dello sconto.

Per comprendere meglio la situazione relativa all’utilizzo dei bonus fiscali abbiamo chiesto un parere a Nicola Marioncini, titolare di Arredo Porte, azienda di Casteggio specializzata nella vendita di infissi da oltre 40 anni.

“L’introduzione dei bonus fiscali ha mostrato alcune difficoltà nella fase iniziale perché non c’era chiarezza sulle modalità operative. Quando sono arrivati tutti i chiarimenti necessari, il settore si è messo in moto cercando di presentare con semplicità le occasioni offerte dalle nuove agevolazioni. La risposta, nonostante l’evidente momento di difficoltà dovuto alla pandemia, è stata senz’altro positiva. Molti clienti hanno mostrato interesse per gli sgravi, preferendo lo sconto in fattura rispetto al superbonus. La semplicità di questa opzione è risultata decisiva rispetto ai requisiti stringenti del superbonus” riporta Marioncini.

È utile aggiungere che le detrazioni saranno disponibili fino al 31 Dicembre del 2021 e, visto il consistente numero di richieste, è consigliabile pianificare gli interventi di ristrutturazioni con sufficiente e anticipo. I fornitori di serramenti sapranno guidarvi attraverso la documentazione necessaria e offrire supporto per l’acquisizione di tutti benefici fiscali previsti dall’attuale normativa.

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