sanità

Regione Lombardia a caccia di altri vaccini antinfluenzali: mancano un milione e mezzo di dosi

L'anno scorso 1,3 milioni di lombardi si sono sottoposti alla vaccinazione ma quest'anno col coronavirus il numero potrebbe quasi quintuplicare.

Regione Lombardia a caccia di altri vaccini antinfluenzali: mancano un milione e mezzo di dosi
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Pubblicato da Regione Lombardia un nuovo bando, l’ottavo, per l’acquisto di vaccini antinfluenzali. Ma i tempi sono stretti e arriveranno solo a novembre.

Vaccini antinfluenzali, nuovo ordine dalla Regione

Ci si aspetta un autunno di fuoco, con l’influenza comune che rischia di mandare in tilt i sistemi di segnalazione dei casi di coronavirus e costringere aziende e scuole a “stop&go” forzati. Fondamentali per ridurre questo rischio i vaccini contro l’influenza che possono ridurre, e di molto, l’incidenza della malattia nella popolazione. Per questo l’assessore al Welfare Giulio Gallera aveva già annunciato a fine luglio l’arrivo di due milioni e mezzo di dosi di vaccino in tempo per la campagna vaccinale. Ora che quella cifra è stata raggiunta però ci si accorge che vista l’importanza, ancor più forte quest’anno, della somministrazione quel numero potrebbe non essere sufficiente. Così nei giorni scorsi la Regione ha emesso una nuova gara per l’acquisto di un ulteriore milione e mezzo di dosi, che rischiano però di essere disponibili solo quando l’influenza sarà già nel suo periodo più “caldo”, a novembre.

Astuti (Pd): “Numeri insufficienti, lo avevamo detto subito”

Moderne Cassandre, i consiglieri regionali del Pd, Samuele Astuti in testa, fanno notare che “Ad oggi dopo 7 gare bandite, la Regione ha solo 410 mila spray, 20 mila vaccini ad uso pediatrico, un milione e 700 mila  per adulti e 168 mila vaccini potenziati per operatori sanitari per un totale di due  milioni e 298 mila dosi. Un numero sicuramente insufficiente”.

“Il ritardo è fin troppo evidente – prosegue Astuti facendo riferimento all’ultima gara bandita – I vaccini dovrebbero essere disponibili già a ottobre, in tempo per affrontare la prima ondata epidemica di novembre ma  non  ci saranno, come ha ammesso lo stesso Gallera, che ha annunciato che ci saranno solo a novembre. Un ritardo gravissimo che porterà al caos. Senza una tempestiva campagna vaccinale a tappeto sarà difficilissimo distinguere influenza stagionale e covid e sarà messa a rischio  la stessa possibilità di frequenza continuativa nelle scuole e permanenza nei luoghi di lavoro”.

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