Inquinamento Torrente Coppa: sequestro preventivo depuratore Casteggio
L’esito di analisi chimiche effettuate dal laboratorio ARPA sui campionamenti effettuati a valle dello scarico del depuratore hanno evidenziato il superamento dei limiti di inquinamento consentiti.
Inquinamento Torrente Coppa: sequestro preventivo depuratore comunale di Casteggio per superamento dei limiti di inquinamento consentiti.
Inquinamento Torrente Coppa
Nella mattinata di oggi, 19 aprile, i militari del Gruppo Carabinieri Forestale di Pavia e della Stazione di Varzi, coadiuvati da Arpa di Pavia e dai militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Voghera, hanno posto sotto sequestro preventivo il depuratore comunale di Casteggio (PV). La Misura Cautelare Reale disposta dal GIP del Tribunale di Pavia, Dott. Fabio Lambertucci, su richiesta del sostituto procuratore Dott. Roberto Valli è il risultato dell’attività di indagine compiuta dai Carabinieri Forestali di Varzi a seguito delle verifiche dei risultati dei campionamenti compiuti dai tecnici di Arpa che da gennaio a marzo 2017 hanno effettuato una serie di campionamenti delle acque superficiali del torrente Coppa. Effettuati precisamente 10 prelievi, suddivisi tra campionamenti a monte e a valle rispetto allo scarico del depuratore di Casteggio.
Superamento dei livelli
Le analisi chimiche effettuate sui campioni prelevati nel torrente Coppa, prima e dopo l’immissione dei reflui provenienti dal depuratore di Casteggio, nel periodo temporale 24 gennaio – 28 marzo 2017 hanno permesso di accertare un deterioramento significativo dello stato di qualità delle acque nel tratto che segue l’immissione dei reflui del depuratore.
Nella sotto indicata tabella redatta da ARPA è indicata la differenza media di concentrazione degli inquinanti, rilevati prima e dopo lo scarico del depuratore e l’impatto inquinante misurato in %
I controlli ARPA
Anche i risultati del controllo eseguito da ARPA il 28 agosto 2017 hanno evidenziato e confermato che il depuratore di Casteggio, nonostante il recente potenziamento impiantistico, non risulta assolutamente in grado di trattare i reflui in ingresso con conseguente ripercussione sul corpo idrico ricettore.
Moria di fauna ittica
In base a tali esiti è risultata evidente e grave l’inerzia dei soggetti responsabili preposti alla conduzione dell’impianto che avevano ed hanno l’onere di conoscere, per singola campagna i dati riscontrati e, rilevate le non conformità, adottare tutte le misure di prevenzione idonee per eliminare lo stato di pericolo che invece non sono state adottate, cagionando un diffuso stato di inquinamento ambientale. Danno oggettivamente misurabile, alla luce delle risultanze analitiche sopra richiamate e concretizzatosi con l’accertata moria della fauna ittica locale, indice di un elevato stato di compromissione delle acque del torrente Coppa.
Tre persone indagate
Per questi motivi i tre soggetti che nel tempo avevano i poteri di controllo e gestione del depuratore di Casteggio: B.S. di Tortona, residente a Voghera (PV), P.B. residente a Parma e B.D. residente a Voghera sono stati indagati per inquinamento ambientale colposo. L’impianto di depurazione delle acque reflue a servizio della citta di Casteggio (PV) situato in Via San Maiolo di proprietà della società “Pavia Acque” Sc.a.r.l. con sede legale in Pavia, Via Donegani n. 21, ma gestito dalla società “ A.S.M. Voghera” S.p.a. è stato sottoposto alla Misura Cautelare Reale del sequestro preventivo. Tale atto consentirà comunque di mantenere in attività il depuratore, evitando quindi ogni disagio alla popolazione, nell’attesa dei necessari interventi di modifica strutturale per ripristinarne la piena idoneità alla depurazione.