Fondazione Comunitaria Provincia Pavia Onlus, un 2019 ricco di eventi e progetti
La nostra mission è sempre quella di "promuovere l’aggregazione locale, la crescita del no profit, la raccolta fondi per progetti di utilità sociale".
L’anno appena concluso è stato per la Fondazione Comunitaria della Provincia di Pavia Onlus un anno ricco di eventi e progetti.
Fondazione Comunitaria Provincia Pavia Onlus, un 2019 ricco di eventi e progetti
“La nostra mission è sempre quella di beneficiare la comunità promuovendo l’aggregazione locale, la crescita del no profit, la raccolta fondi per progetti di utilità sociale e intervenendo laddove esiste un bisogno per migliorare la qualità della vita. – ha spiegato il Presidente della Fondazione Giancarlo Vitali – I nostri settori di intervento sono quelli di: sociale, cultura, recupero delle opere di interesse artistico e storico, ed infine l’ambiente”.
Obiettivi per il 2020
In particolare per quest’anno, ma anche per il 2020, la fondazione ha scelto di dare priorità assoluta ai progetti riguardante il sociale: “Oltre al banco alimentare – ha spiegato – abbiamo reso operative iniziative significative come il progetto Dopo di noi durante noi. Un progetto risultato da un’indagine conoscitiva approfondita sul territorio, dalla quale è emersa l’esigenza di diversi genitori di pensare al “dopo di loro” per i loro figli, soprattutto per quelli con disabilità per garantire loro una tutela anche una volta che avranno chiuso gli occhi”.
Secondo punto all’ordine del giorno per il 2020 è una maggiore attenzione ai temi ambientali: “È partito a fine del 2019 e scadrà a fine febbraio – ha detto il Presidente – un bando interamente dedicato a progetti per la tutela dell’ambiente, anche questo erogato in risposta ad una domanda diretta registrata sul territorio, soprattutto da parte dei giovani”.
Conclusa nel mese di gennaio 2020 inoltre anche la mostra “L’acqua che tocchi” inaugurata il 12 ottobre scorso, all’interno della cripta della Cattedrale di Pavia, e dedicata ai fiumi che rendono la provincia pavese una “terra d’acqua”.
"La mostra – ha raccontato Negri – ha registrato una partecipazione molto buona, con più di 10mila visitatori, che sono venuti a vedere 65 opere eseguite dai più grandi autori pavesi, e un pezzo del codice atlantico di Leonardo Da Vinci, che abbiamo potuto esporre grazie alla disponibilità dell’ambrosiano di Milano”.