Estorsione aggravata, arrestati 5 giovanissimi VIDEO
In più occasioni si sono fatti consegnare con le minacce denaro contante da un 18enne.
Estorsione aggravata: cinque persone arrestate per aver ottenuto denaro da un 18enne sotto l’uso della forza.
Estorsione aggravata
Nel contesto di un indagine finalizzata a confermare un’attività estorsiva, gli uomini del Nucleo Operativo e Radiomobile di Vigevano, unitamente al personale della Stazione Carabinieri di Gravellona, hanno arrestato 5 persone. Il reato contestato in flagranza di reato è quello di estorsione aggravata in concorso
Cinque gli arrestati
A Cassolnovo, frazione Molino del Contte, sono finiti in manette cinque giovani di nazionalità diversa, e di età compresa tra i 26 e i 18 anni, tutti domiciliati a Cremona. N.Z. classe 2000; S.K.C. originario della Romania, classe 2000; T.A. originario della Russia, classe 1992; A.M.A.A. originario dell’Egitto classe 1997 e R.S.J.D. di El Salvador, classe 1995, avevano già minacciato in più occasioni G.R., Italiano classe 2000, residente a Cassolnovo, al fine di recuperare una somma che lo stesso doveva ad un terzo soggetto.
La cattura
Nella notte appena trascorsa gli arrestati si sono presentati presso l’abitazione di G.R. ignari che lo stesso, spaventato, si era rivolto all’Arma locale, che già da tempo aveva intrapreso un’attività di osservazione proprio della vittima e dei suoi aguzzini. Ad attenderli, oltre la giovane vittima, anche una decina di Carabinieri. Dopo la cessione di parte della somma richiesta, i miliari sono intervenuti bloccando i cinque e portandoli in Caserma.
Ammissione parziale
A loro carico, durante la perquisizione personale, venivano rinvenute le banconote oggetto del pagamento, un manganello telescopico in metallo, oltre che modiche quantità di sostanze stupefacenti. Di fronte all’evidenza i cinque giovani estorsori, nell’ambito dei successivi riscontri svolti sotto la direzione del Sostituto Procuratore della Repubblica di Pavia, Dott.ssa Susi Morena, hanno preferito trincerarsi dietro un muro di silenzio ammettendo solo parzialmente le accuse. Dopo le incombenze di rito, sono stati trasportati al carcere “Torre del Gallo” di Pavia a disposizione dell’Autorità Giudiziaria Competente.