Abbiamo raggiunto il minimo storico della natalità dall’Unità d’Italia
Diminuiscono le nascite, ma anche i decessi: questo ci rende uno dei paesi più vecchi al mondo.
Siamo un Paese per vecchi. Lo evidenza l’annuario Istat 2019, che fotografa diversi aspetti. Quello che riguarda le nascite evidenzia che nel 2018 il calo è stato notevole rispetto al 2017: si è passati da 458mila a 430mila, il minimo storico dall’Unità d’Italia.
Quoziente natalità da 7.6 a 7.3
Il quoziente di natalità scende a 7,3 nati per 1000 abitanti contro il 7,6 per mille dell’anno precedente.
Sempre nel 2018 il numero di decessi è diminuito: questo rende l’Italia uno dei paesi più vecchi al mondo.
In media solo 2.3 componenti per famiglia
Le famiglie sono in tutto 25 milioni 700mila. L’analisi conferma la tendenza alla semplificazione: il numero medio di componenti è passato da 2,7 (una media tra il 1997 e il 1998) 198 a 2,33 nel 2017/2018, soprattutto per l’aumento delle famiglie unipersonali (i single in 20 anni sono aumentate di oltre 10 punti).
Le famiglie numerose che erano al 7,7% tra ‘97 e ‘98 oggi raggiungono il 5,3%.
Un elemento positivo riguarda al lavoro
Tasto dolente la povertà: le famiglie in condizioni di povertà assoluta arrivano a 1 milione e 822mila, il 7%.
Nel 2018 si è registrato un nuovo aumento dell’occupazione: più 192mila unità rispetto al 2017.
Il tasso di occupazione tra i 15 e i 64 anni sale al 58,5% pari a un più 0,6%, sfiorando il livello massimo del 2008, ma si allontana ancora della media dell’Unione Europea pari al 68,6% di disoccupati.