"Io Vado al Museo": domenica ingresso gratuito ai siti storici e alle mostre

L'occasione per visitare una città ricca di storia e di arte.

"Io Vado al Museo": domenica ingresso gratuito ai siti storici e alle mostre
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Il Settore Cultura del Comune di Pavia aderisce all’iniziativa promossa dal Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo aprendo gratuitamente ai visitatori le sale del Castello Visconteo, l’esposizione “Oltre lo sguardo” e la mostra diffusa “Looking for Monnalisa” per la domenica del 5 gennaio 2020.

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"Io Vado al Museo": domenica ingresso gratuito ai siti storici e agli eventi espositivi

Nell’ambito della campagna “Io vado al museo”, che prevede l’ingresso gratuito nei musei e siti archeologici statali, il Comune di Pavia regala l’ingresso gratuito non solo ai siti storici sede dei Musei Civici, ma anche agli eventi espositivi temporanei in corso in città.

I visitatori potranno così conoscere antichi luoghi come la chiesa sconsacrata di Santa Maria Gualtieri, edificata a partire dalla fine del X secolo, il Palazzo del Broletto, sorto nel XII secolo come sede vescovile su antichi insediamenti romani (come testimoniano alcuni resti di pavimentazione) e divenuto poi palazzo del comune, e il trecentesco Castello Visconteo, sede dei Musei Civici.

Leonardo

In questa atmosfera antica il visitatore potrà immergersi in un percorso tra storia e contemporaneità, con tecnologie multimediali in un’esperienza unica ed immersiva, ripercorrendo i luoghi cari a Leonardo durante i suoi soggiorni pavesi.

In Santa Maria Gualtieri l’installazione a cura dei Karmachina sarà l’occasione per conoscere il ruolo che Pavia può aver giocato nella mente di Leonardo e delle sue creazioni, dall’Uomo vitruviano alla Gioconda, passando attraverso gli studi anatomici e idraulici.

Nelle sale espositive del Broletto e della sezione romanica del Castello, una selezione di opere d’arte contemporanea di artisti di fama internazionale ripropone in chiave pop, Fluxus e di poesia visiva, il celebre ritratto della Gioconda, con la proiezione di un raro filmato francese del 1958, La Joconde: histoire d’une obsession, prestato per l’occasione dal Museo Vinci.

Dal sorriso della Gioconda si passa all’enigma dei due ritratti di Antonello da Messina, quello dei Musei Civici e quello prestato dalla Fondazione Mandralisca di Cefalù, al culmine della mostra Oltre lo sguardo, che propone un percorso nella ritrattistica rinascimentale attraverso alcune opere della Pinacoteca Malaspina.

Un'occasione unica

Sarà l’occasione per visitare una città ricca di storia e di arte, e per assaporare in diversi ristoranti pavesi piatti della cucina rinascimentale abbinati ad una serie di vini del territorio, per le cui bottiglie sono state appositamente create delle etichette d’artista.

La città si apre al turista con le suggestioni e le sollecitazioni che l’arte contemporanea trasmette, in un’incursione nella storia e nei sapori del luogo.

Coinvolti anche ristoranti e cantine

Oltre ad animare con un ampio repertorio di opere realizzate da artisti contemporanei gli spazi più importanti dedicati all’arte - come la chiesa di Santa Maria Gualtieri, lo Spazio Arti Contemporanee del Broletto, il Castello Visconteo e la Piazza del Municipio - la rassegna, che ruota attorno alla celeberrima figura della Gioconda di Leonardo da Vinci, per tutta la sua durata vede coinvolti rinomati ristoranti del centro e prestigiose cantine vitivinicole del territorio.

In città, infatti, presso i ristoranti Antica Osteria del Previ, Vita Restaurant & Cafè, La Torre degli Aquila, Locanda del Carmine, Piazza Italia Ristorante e Ristorante Lino è possibile degustare piatti a tema leonardesco e d’ispirazione rinascimentale, a base di riso, carni di vitello, maiale, manzo e cacciagione, oltre ad erbe e spezie, come il prezioso zafferano, tutti ingredienti che caratterizzavano le portate dell’epoca.

Accanto ad un piatto gustoso, cosa c’è di meglio di un buon bicchiere di vino. In occasione della mostra, tre cantine dell’Oltrepò Pavese hanno selezionato altrettante bottiglie, impreziosite da un’etichetta d’artista firmata da Stefano Bressani, di cui in mostra è possibile ammirare l’inedita “scultura vestita” Giokonda. I vini scelti per accompagnare il menù cinquecentesco sono uno spumante Metodo Classico dell’Azienda “La Piotta” di Montalto Pavese, un Riesling Renano della Marchesi di Montalto e un Rosso di croatina e pinot nero barricato IGT della società agricola Frecciarossa.

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