Riduce la moglie in fin di vita a martellate davanti ai due figli
Tentato uxoricidio a Lecco. E' l'ennesimo episodio di una catena di violenze in tutta la Lombardia.
La donna è ricoverata in Rianimazione in condizioni disperate.
Martellate davanti ai due figli a Lecco
Ha aggredito la moglie con un martello e poi ha tentato di togliersi la vita. Il dramma è accaduto ieri sera intorno alle 18.30 a Lecco. Tutto è cominciato da una lite fra Mario Pagano, 46 anni e la moglie Roberta Piperissa 43 anni. Una lite particolarmente violenta avvenuta davanti ai due figli di 12 e 8 anni. Al culmine del diverbio l’uomo ha afferrato un martello e ha colpito la moglie alla testa che è stramazzata al suolo. Poi Pagano, dopo aver preso a martellate la moglie, si è recato sul balcone con l’intenzione di buttarsi sotto, ma è stato convinto a non farlo dalla Polizia e ora è in stato di fermo. I DETTAGLI E GLI AGGIORNAMENTI SU GIORNALEDILECCO.IT
Tutti i precedenti recenti in Lombardia
Come riporta GiornalediTreviglio.it, il precedente più grave si è registrato a Cologno al Serio, vicino a Treviglio (Bg), dove Maurizio Quattrocchi, 47enne operaio edile, nella notte tra sabato e domenica, ha ucciso a coltellate la moglie Zinaida Solonari. Una gelosia malata, la sua: è stato arrestato solo dopo una lunga caccia all’uomo.
Come racconta laMartesana.it, il 24 settembre a Pozzo d’Adda una ragazza di 26 anni è stata trovata morta in casa. A toglierle la vita è stato il compagno, che, prima di compiere il suo terribile gesto, ha anche chiamato l’ex moglie. Inutile l’arrivo dei soccorsi, quando i carabinieri sono giunti sul posto la donna era già morta e lui era ferito.
Come riporta GiornalediCremona.it, nella notte tra il 25 e il 26 settembre 2019 un 27enne di origine senegalese, per motivi di gelosia, volendo controllare il telefono cellulare della moglie utilizzato dalla figlia minore, le aveva percosse entrambe con la cintura dei pantaloni. E’ stato arrestato.
Come riporta GiornalediMantova.it, la scorsa settimana una 23enne è stata rapita e aggredita dalla famiglia dell’ex fidanzato. La sua colpa? Averlo lasciato. Dopo esser scappata da Rovigo, la giovane è stata raggiunta nel Mantovano da una vera e propria “spedizione punitiva”.
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