Gattino sfruttato, il Comune: "Non ritorna nelle mani di chi lo ha utilizzato per accattonare"
Prosegue intanto sui social anche la campagna anti-abbandono "NON SAI COSA TI PERDI" #PAVIANONABBANDONA.
Il gattino non ritorna nelle mani di chi lo utilizzava per accattonare. A comunicarlo è il comune che invita anche i cittadini a partecipare alla campagna anti-abbandono sui social: "NON SAI COSA TI PERDI" #PAVIANONABBANDONA.
Gattino sfruttato, non torna nelle mani di chi lo ha utilizzato per accattonare
Si è finalmente conclusa, nel rispetto delle leggi e dei regolamenti in vigore, la vicenda del gattino “sequestrato” alla mendicante dalla Polizia Locale e posto in osservazione alcuni giorni presso il canile municipale per i controlli sanitari.
“La signora Stan – precisa l’assessore alla Sicurezza e Polizia Locale Pietro Trivi - è stata sanzionata per aver esercitato l'accattonaggio esibendo un gatto di età inferiore ai 4 mesi in evidente condizione di maltrattamento e sofferente per le condizioni ambientali in cui era tenuto (art. 105 comma 2 lett. b della L.R. 30/12/2009 n. 23).
Il sindaco, (ai sensi dell'art. 108 comma 2 lett. b), può disporre, in caso di maltrattamenti, anche ai fini della tutela igienico-sanitaria, che gli animali siano posti in osservazione per l'accertamento delle loro condizioni fisiche. I Comuni – ricorda Trivi - ospitano i cani e i gatti affidati a qualunque titolo dalla Forza Pubblica. Nel nostro caso, il gatto è stato affidato al canile dalla Polizia Locale (art. 114 comma 1 lett. b).
Pertanto il gatto di età non inferiore ai 60 giorni, ricoverato presso il canile, può essere ceduto gratuitamente ai privati maggiorenni che diano garanzia di adeguato trattamento, ovvero alle associazioni (art. 115 comma 1 della predetta legge)”.
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La campagna anti-abbandono
“Siamo intervenuti tempestivamente una volta letta la corrispondenza – dichiara Roberta Marcone, assessore al Turismo, Commercio, Artigianato, Politiche economiche, Benessere e Tutela Animale - I tempi si sono dilatati di qualche giorno ma siamo arrivati al lieto fine di questa vicenda, con i giusti metodi e soprattutto nel rispetto delle leggi in vigore.
Considerando che la nuova Giunta si è insediata da pochissimo e che non è mai esistito un assessorato alla Tutela degli Animali – precisa Marcone - trovo gli attacchi e le polemiche che si sono verificati sui social di una disonestà intellettuale imbarazzante. Mere strumentalizzazioni politiche che poco hanno a che fare con l'amore per gli animali. Fortunatamente la campagna “anti-abbandono”, uscita contemporaneamente a questa questione, è stata ben recepita e ben accolta dai cittadini, con quasi 20.000 visualizzazioni e centinaia di riscontri positivi".
A questo proposito – annuncia l’assessore - vorremmo proseguire la campagna con tutti coloro che vorranno partecipare attivamente al progetto: invitiamo quindi i cittadini ad inviare, alla casella di posta della pagina Facebook del Comune di Pavia, una foto con il loro animale con la dicitura "NON SAI COSA TI PERDI" #PAVIANONABBANDONA”.