Radicali e +Europa in visita al carcere di Torre del Gallo
Per sollevare l’attenzione sulle condizioni di chi trascorre la vita in una casa circondariale.
Una delegazione di attivisti di Radicali e +Europa in visita oggi, lunedì 17 giugno 2019, al carcere di Torre del Gallo.
Radicali e +Europa in visita al carcere di Torre del Gallo
In carcere per un giorno, per sollevare l’attenzione sulle condizioni di chi in carcere trascorre la vita. Nel trentaseiesimo anniversario dell’arresto di Enzo Tortora, l’associazione che porta il suo nome organizza come ogni anno la visita di alcuni istituti di pena lombardi, per verificare il rispetto dei diritti dei detenuti e delle norme costituzionali che impongono la finalità rieducativa della pena.
Oggi lunedì 17 giugno 2019 una delegazione di attivisti di Radicali Italiani – membri dell’Associazione Radicali Pavia Felice Cavallotti - e di +Europa Pavia è in visita nella casa circondariale di Pavia per una visita ispettiva autorizzata dal Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria su richiesta del consigliere regionale di +Europa Michele Usuelli.
Il programma della visita
I delegati incontreranno la direttrice dell’istituto, dottoressa Stefania D’Agostino, il comandante della Polizia penitenziaria Angelo Napolitano e il direttore sanitario ricevendo le loro osservazioni. Visiteranno gli spazi comuni del carcere, le camere di pernottamento, l’infermeria ed il padiglione “protetti”, in cui risiedono 326 detenuti soggetti a riprovazione sociale quali sex offenders, ex appartenenti alle forze dell’ordine e collaboratori di giustizia. Sarà dedicata attenzione in particolare al polo psichiatrico attivo da marzo 2017, l’unico in tutta la Lombardia, che ospita 10 persone divenute incapaci di intendere e di volere nel corso della detenzione in carcere.
Il carcere di Torre del Gallo
Nella casa circondariale di Torre del Gallo sono presenti 676 persone a fronte di una capienza regolamentare di 518, per un sovraffollamento del 130%. Nonostante, secondo la legge, debba ospitare principalmente detenuti in attesa di giudizio, ben 448 sono condannati definitivi.
"Questa giustizia può colpire anche te”, gridavano i Radicali all’arresto di Enzo Tortora; ed è per ricordare che nel nostro ordinamento vige il principio di non colpevolezza che ogni anno commemoriamo il giornalista vittima di una vicenda processuale simbolo della più feroce macelleria giudiziaria. Con la consapevolezza che i diritti umani non possono conoscere limiti di sorta - perché inalienabili - e che come tali vadano garantiti ad imputati e condannati, innocenti e colpevoli, in nome di una giustizia che rifugge dall’essere vendicativa, ma vuole essere solo giusta” dichiara Michele Usuelli, consigliere regionale di +Europa.
“Al 31 maggio le persone ristrette all’interno degli istituti penitenziari lombardi erano 8610 - aggiunge Alessia Minieri, già segretaria dei Radicali pavesi e responsabile delle politiche sulle carceri di Radicali Italiani - di cui 458 donne, a fronte di una capienza regolamentare di 6199 posti. Ci sono, quindi, 2500 persone detenute nonostante le carceri regionali non siano nelle condizioni di ospitarle; 1207 persone sono private della propria libertà personale ed ancora in attesa di giudizio, ma, di questi, statisticamente una parte rilevante verrà assolta in quanto non colpevole”.
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