Crisi Superdì, il Tribunale dà il via libera alle riaperture
Sono circa 300 i dipendenti che potranno tornare a lavorare.
Crisi Superdì, il Tribunale dà il via libera all’apertura dei punti vendita ceduti alle catene Italmark e Maxidì (Famila). La decisione è arrivata lunedì sera.
Crisi Superdì, il Tribunale dà il via libera a riaprire i punti vendita ceduti
Un passo in avanti dopo mesi di incertezza. Sono circa 300 i dipendenti che potranno così tornare a lavorare nei 14 punti vendita passati alle catene che hanno rilevato i negozi del gruppo gestito dalla famiglia Franchini. Tre, invece, i supermercati a marchio Italmark riaperti già da dicembre e dove lavorano una sessantina di persone. In corso, poi, le trattative per la cessione di cinque ex Iperdì, quelli con le superfici maggiori.
Così si è espresso il Tribunale
L’udienza in Tribunale era stata fissata mercoledì della scorsa settimana. La Terza sezione fallimentare del Tribunale di Monza aveva ascoltato tutte le parti, compresi i lavoratori, e si era presa qualche giorno per decidere. Dopo un’attenta analisi la conclusione è stata che in realtà “non c’è stato un intento fraudolento” nella stipula dei due contratti tra la Gca General Market e le società che hanno rilevato i punti vendita. Di conseguenza, via libera alle riaperture. Martedì, invece, i lavoratori avevano organizzato una protesta pacifica al Pirollone ed erano stati ricevuti dal governatore Attilio Fontana.
Diversi i punti vendita che riapriranno
Tra i punti vendita che riapriranno ci sono quelli con marchio Maxidì (Famila) di Barlassina dove saranno ricollocati 27 dipendenti e Robbio (Pavia), dove lavorano 25 dipendenti. I punti vendita avrebbero dovuto riaprire l’8 gennaio. Oltre a questi, ci sono i supermercati a marchio Italmark, tra cui Cogliate, con 21 dipendenti, Muggiò, con 11 e Cornate d’Adda con 10.