Ex consiglieri regionali della Lombardia: “Non tagliateci i vitalizi”
“Siamo vecchi e impossibilitati a far fronte a drastiche riduzioni del trattamento economico”. Interviene il Movimento cinque stelle: "Senza vergogna".
“Siamo vecchi e impossibilitati a far fronte a drastiche riduzioni del trattamento economico”. Così in una lettera gli ex consiglieri regionali della Lombardia riuniti in un’associazione.
“Siamo vecchi, no a drastici tagli”
L’Associazione consiglieri regionali della Lombardia, che riunisce gli ex politici regionali, ha inviato una lettera ai consiglieri in carica per criticare il provvedimento del M5S sul taglio dei vitalizi degli ex consiglieri del dicembre scorso, perché, stando alla lettera, sarebbe stato approvato “in modo estremamente veloce, quasi foste dei carbonari e non dei legislatori in carica”. In calce alla missiva le firme del presidente dell’Associazione, Sandro Bertoja e del segretario, Alessandro Patelli. Che scrivono anche a nome di quegli ex colleghi che “avendo rinunciato a suo tempo a professioni e attività per l’incarico di consigliere, si trovano ormai vecchi e impossibilitati a far fronte a drastiche riduzioni del trattamento economico”.
Interviene il Movimento cinque stelle
A diffondere la notizia è stato lo stesso Movimento 5 Stelle che riporta altri stralci della lettera, compreso quello in cui i firmatari chiedono di individuare ove possibile “una soluzione o una formulazione migliorativa” in previsione della rimodulazione del vitalizio “secondo il metodo del calcolo contributivo”, come previsto dalla legge Legge Finanziaria appena approvata. “Da parte nostra – concludono – come sempre in questi anni restiamo collaborativi e a disposizione”.
Il commento di Dario Violi. “Senza vergogna”
Dario Violi, consigliere regionale del M5S Lombardia, ha commentato la lettera senza tanti giri di parole. “Sui vitalizi – ha detto – dovrebbero tacere, sono senza vergogna. Non tolleriamo che si venga a piangere miseria per il taglio di un privilegio scandaloso. Evidentemente si sentono al di sopra dei cittadini italiani che versano i contributi per raggiungere la quota pensionistica e percepiscono quanto dovuto.
“Grazie al M5S per gli ex politici il passato dorato del ‘versi-uno-e-incassi-quattro-
volte-tanto’ è finito. Migliaia di famiglie italiane non arrivano a fine mese; questa è la vera urgenza in Italia e nella nostra regione. Il taglio dei vitalizi non ci basta: devono essere aboliti, i soldi pubblici non devono finire nelle tasche dei privilegiati. Con i tagli in Lombardia il risparmio è già di 3 milioni e mezzo di euro che reinvestiamo in politiche attive per il lavoro. Ci sorprende che chi è transitato in un’istituzione pubblica abbia a cuore solo il proprio portafoglio invece che il benessere dei cittadini. È un atteggiamento che che stiamo cancellando dalle istituzioni e questa lettera è la prova che il lavoro del M5S va nella giusta direzione. Grazie alla Finanziaria ricalcoleremo i vitalizi degli ex politici lombardi con il metodo contributivo per equipararli alle pensioni dei cittadini, è il minimo che può fare la politica, ristabilire le regole e cancellare i privilegi”.