Regione Lombardia destina oltre 5 milioni di euro allo IUSS di Pavia per creare un polo di innovazione e trasferimento tecnologico, rafforzando la ricerca e lo sviluppo di startup nel territorio. Questo investimento fa parte di un più ampio piano da 22 milioni per sostenere le università lombarde.
Investimento strategico per le università lombarde
Nel recente Bilancio di previsione approvato da Regione Lombardia, oltre 22 milioni di euro sono stati destinati al sistema universitario regionale, con un’attenzione particolare a progetti innovativi e di rilievo. Tra le realtà beneficiarie spicca l’Università di Pavia, che riceverà un contributo di 5 milioni e 250mila euro, una cifra significativa che sottolinea l’importanza attribuita al territorio pavese nel panorama accademico lombardo.
Alessandro Fermi, assessore regionale a Università, Ricerca e Innovazione, ha espresso grande soddisfazione per questo impegno:
“Sono estremamente soddisfatto di quanto stiamo facendo per i nostri Atenei”, ha commentato. “Lo dico da tempo: il nostro obiettivo deve essere quello di mantenere alta l’attrattività delle nostre Università e lo possiamo fare solo favorendo l’uso di tecnologie all’avanguardia, mettendo a disposizione laboratori innovativi e rendendo disponibili idonei spazi abitativi che possano rispondere alle esigenze dei giovani.
Credo che questi 22 milioni di euro mettano dunque in evidenza quanto Regione Lombardia sia intenzionata a investire sui giovani talenti lombardi, perché è proprio nel Sistema universitario che ci giochiamo il futuro del nostro territorio”.

Un polo per l’innovazione
Una parte rilevante di questo finanziamento, pari a 5 milioni di euro, è destinata allo IUSS di Pavia, con l’obiettivo di realizzare un polo dedicato all’innovazione e al trasferimento tecnologico all’interno della Basilica Piccola. Il progetto prevede un piano pluriennale di investimenti: 250mila euro nel 2026, 1,75 milioni nel 2027, 500mila nel 2028 e il resto nel 2029.
L’intervento mira a consolidare l’ecosistema dell’innovazione pavese, creando spazi moderni per la ricerca applicata, laboratori di sviluppo, aree coworking, uffici specializzati e spazi per eventi. Questo ambiente sarà pensato per favorire la collaborazione interdisciplinare e la contaminazione tra ricerca, impresa e territorio.
“L’intervento si configura come una leva strategica per la valorizzazione delle competenze accademiche – spiega l’assessore Fermi – offrendo spazi e servizi avanzati destinati alla ricerca applicata, alla collaborazione interdisciplinare e allo sviluppo di nuove conoscenze. La creazione di laboratori di ricerca e sviluppo, aree coworking, spazi per eventi e uffici specializzati consentirà di sostenere concretamente la crescita di nuove imprese innovative e di favorire la contaminazione tra ricerca, impresa e territorio. In particolare, il progetto intende promuovere la formazione di capitale umano altamente qualificato, incentivando la partecipazione attiva di docenti, ricercatori e studenti a iniziative di open innovation, pre-incubazione di startup e sviluppo di soluzioni tecnologiche avanzate”.
In questo modo, Pavia si conferma come un punto di riferimento per la ricerca e l’innovazione in Lombardia, con un investimento che guarda al futuro e alle sfide tecnologiche e scientifiche che attendono il territorio.
Gli altri investimenti universitari in Lombardia
Oltre a Pavia, il bilancio regionale prevede contributi importanti anche per altri atenei lombardi: 4 milioni per il polo di Lecco del Politecnico di Milano, 3,5 milioni per l’Università dell’Insubria, 8 milioni per l’Accademia di Brera e 2 milioni per l’Università della Montagna di Edolo, parte della Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Milano.
Questi investimenti complessivi testimoniano la volontà di Regione Lombardia di rafforzare l’intero sistema universitario regionale, puntando su innovazione, ricerca e sviluppo di competenze per sostenere la crescita economica e sociale del territorio.