Maxi operazione dei Carabinieri smantella un’associazione che truffava anziani, con 21 arresti e sequestri: colpi messi a segno anche a Pavia e Voghera. Le vittime venivano ingannate con finti incidenti e il denaro reinvestito in immobili e attività commerciali.
Truffe agli anziani, 21 arresti
All’alba di oggi, martedì 16 dicembre 2025, i Carabinieri del Comando Provinciale di Genova hanno eseguito un’importante operazione che ha coinvolto diverse città italiane, tra cui Pavia e Voghera. Come riportato da Prima Il Levante, l’attività ha portato all’arresto di 21 persone, gravemente indiziate di far parte di un’associazione criminale specializzata in truffe agli anziani. L’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal Gip di Napoli su richiesta della Procura della Repubblica.
Proventi per 300mila euro
Degli indagati, 15 sono stati posti in carcere, 2 agli arresti domiciliari e 4 sottoposti all’obbligo di dimora nel comune di residenza, con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Nel mirino degli inquirenti ci sono 33 truffe pluriaggravate, di cui 27 consumate e 6 tentate, commesse tra maggio 2024 e gennaio 2025. I proventi illeciti supererebbero i 300mila euro.
Il modus operandi
L’indagine ha ricostruito un modus operandi preciso: le vittime venivano contattate telefonicamente da sedicenti carabinieri o avvocati, informandole di un presunto incidente stradale causato da un familiare. Per evitare l’arresto del parente, veniva chiesto il pagamento immediato di una “cauzione”. I truffatori suddividevano i ruoli tra “telefonisti”, “trasfertisti” e “corrieri”, che si occupavano rispettivamente di contattare le vittime, ritirare denaro e gioielli, e trasportare i proventi.
Truffe anche a Pavia e Voghera
Le truffe contestate sono state messe a segno in Liguria (Genova e Chiavari), Lombardia (Voghera e Pavia), Veneto (Verona), Lazio (Roma e Latina), Campania (Ottaviano), Calabria (Cosenza, Lamezia Terme e Catanzaro) e Sicilia (Palermo e Monreale).
Sequestri per 160mila euro
Il denaro ricavato dalle truffe è stato reinvestito in immobili e attività commerciali, tra cui un’agenzia di scommesse nel quartiere San Giuseppe di Napoli. Durante l’operazione, i Carabinieri hanno eseguito sequestri preventivi di laboratori orafo abusivi, abitazioni, veicoli e somme in contanti. All’interno dell’abitazione di un’indagata, sono stati sequestrati 120mila euro in contanti, nascosti all’interno di uno scaldabagno, mentre all’interno dell’abitazione di un altro indagato altri 40mila euro in contanti, per un totale di 160mila euro in contanti.
L’operazione di oggi rappresenta un importante passo nella lotta alle truffe agli anziani, le indagini però proseguono per accertare ulteriori responsabilità. Si ricorda che le persone coinvolte sono da considerarsi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.