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Videogiochi online: quasi il 70% degli adolescenti italiani tra i 15 e i 19 anni a rischio gioco d’azzardo

Uno studio dell’Università di Pavia evidenzia come chi spende soldi nei videogiochi sia più vulnerabile al coinvolgimento nel gioco d’azzardo e ad altri comportamenti a rischio

Videogiochi online: quasi il 70% degli adolescenti italiani tra i 15 e i 19 anni a rischio gioco d’azzardo

Oltre la metà degli adolescenti italiani tra i 15 e i 19 anni gioca d’azzardo o ai videogiochi online, con un rischio crescente di comportamenti problematici. A dirlo è uno studio dell’Università di Pavia pubblicato su Lancet Public Health.

Adolescenti e gioco d’azzardo

Quasi sette adolescenti su dieci tra i 15 e i 19 anni giocano regolarmente ai videogiochi. Tra questi, un terzo spende soldi online per migliorare l’esperienza di gioco, e uno su cinque pratica modalità considerate potenzialmente dipendenti. Parallelamente, un giovane su due ha sperimentato il gioco d’azzardo e uno su dieci mostra segni di coinvolgimento problematico.

Questi dati emergono da una ricerca condotta dalla Scuola di Sanità Pubblica dell’Università di Pavia, in collaborazione con il CNR-IFC e l’Istituto Mario Negri di Milano, con il sostegno del Programma regionale GAP di Regione Lombardia e di ATS Pavia.

La ricerca

Lo studio, recentemente pubblicato su Lancet Public Health, si basa su oltre 11.000 adolescenti italiani monitorati nell’ambito dello studio ESPAD®Italia, parte del più ampio European School Survey Project on Alcohol and Other Drugs. La coordinatrice del progetto è la Dottoressa Sabrina Molinaro del CNR-IFC.

Le analisi mostrano un collegamento significativo: i giovani che spendono di più nei videogiochi online hanno circa il doppio delle probabilità di sviluppare comportamenti legati al gioco d’azzardo, indipendentemente da sesso, età o condizioni economiche della famiglia.

“I videogiochi online inducono i loro utilizzatori a spendere soldi sfruttando alcune dinamiche tipiche del gioco d’azzardo e potrebbero far leva sulle stesse vulnerabilità psicologiche”, spiega il Dottor Giansanto Mosconi dell’Università di Pavia, primo autore dello studio.

Lo studio rientra nelle attività del progetto nazionale PRO-BEN | Health Mode On, finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca e coordinato dall’Università di Pavia, che coinvolge università, conservatori e scuole superiori per promuovere evidenze scientifiche utili a stili di vita sani e al benessere dei giovani.

Prevenzione e legislazione

“La nostra ricerca supporta il percorso di Health Mode On, aiutandoci a comprendere meglio le traiettorie dei comportamenti a rischio durante il passaggio dall’adolescenza all’età adulta, e come si possono sviluppare strategie di prevenzione più efficaci”, commenta la Professoressa Odone, responsabile scientifica del progetto.

“Questo studio – commenta il Dottor Silvano Gallus dell’Istituto Mario Negri – mostra come, in Italia, l’accessibilità per gli adolescenti al gioco d’azzardo, così come ad altri comportamenti a rischio quali il consumo di alcol, tabacco e prodotti contenenti nicotina, resti elevata, nonostante l’esistenza di leggi che ne vietano la vendita ai minori e che dovrebbero tutelare i nostri ragazzi”.

La situazione provinciale

In provincia di Pavia, dove nel 2024 sono stati spesi più di 220 milioni di euro nel gioco d’azzardo, l’attenzione è alta. 

“L’elevata diffusione di questo comportamento a rischio tra i giovani è preoccupante“, sottolinea la Dottoressa Lorella Cecconami, Direttrice Generale dell’Agenzia di Tutela della Salute di Pavia, coautrice dello studio. “Per questo, l’ATS è attivamente coinvolta nell’intercettare e contrastare il fenomeno anche nella popolazione scolastica tramite progetti dedicati”.