CRONACA

Coppia salvata in extremis da un’intossicazione da monossido di carbonio

L’allarme scattato per un improvviso malessere ha permesso ai soccorritori di intervenire in tempo, evitando conseguenze ben più gravi

Coppia salvata in extremis da un’intossicazione da monossido di carbonio

Una coppia di Broni è stata soccorsa in tempo dopo un’intossicazione da monossido di carbonio, causata probabilmente dal malfunzionamento di una stufa o da una canna fumaria ostruita. Per la donna è stato necessario il trasporto al San Matteo, ma senza gravi conseguenze.

Intossicazione da monossido di carbonio

Soccorsi in azione per una coppia residente in via Circonvallazione a Broni. Domenica 7 dicembre 2025, attorno alle 20, marito e moglie (lui 60enne, lei 40enne, entrambi di origine egiziana), hanno iniziato ad avvertire un forte malessere, senza riuscire a capirne subito la causa. Solo la rapidità con cui i sintomi sono comparsi ha permesso loro di chiedere aiuto in tempo.

Quando i sanitari sono entrati nell’appartamento, i rilevatori in dotazione hanno immediatamente segnalato un’alta concentrazione di monossido di carbonio. La casa era ormai quasi saturata dal gas, invisibile e inodore. Una situazione che avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi, se la coppia non avesse richiesto assistenza in quel momento.

Donna in ospedale

Le condizioni dei due coniugi, per fortuna, non sono risultate critiche. L’uomo ha ricevuto le cure direttamente nell’abitazione e si è ripreso rapidamente, senza necessità di ricovero. La donna, invece, è stata trasportata in ambulanza al Policlinico San Matteo di Pavia, le sue condizioni fortunatamente non sono gravi.

Accertamenti in corso

Sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco, che hanno confermato la presenza del monossido e avviato gli accertamenti per stabilire l’origine della fuga. Le prime verifiche indicano come probabili cause il malfunzionamento di una stufa a gas o una canna fumaria parzialmente ostruita. L’assenza di un adeguato ricambio d’aria, unita alla combustione, avrebbe creato una situazione molto pericolosa all’interno dell’abitazione.

Gas “killer”

Episodi di questo tipo diventano più frequenti nei mesi invernali, quando si ricorre maggiormente al riscaldamento domestico. Il monossido, definito “gas killer” perché impercettibile ma potenzialmente letale, è responsabile ogni anno di numerosi incidenti, spesso con esiti tragici. In questo caso, l’allarme tempestivo ha evitato il peggio.