CRONACA

Traffico illecito di farmaci dopanti: perquisizioni anche a Pavia nel giro del bodybuilding

Coinvolto anche il territorio pavese nella maxi-operazione antidoping condotta dai NAS di Torino e Genova: oltre 60 perquisizioni in tutta Italia

Traffico illecito di farmaci dopanti: perquisizioni anche a Pavia nel giro del bodybuilding

I Carabinieri del NAS di Torino e Genova hanno eseguito oltre 60 perquisizioni in tutta Italia, coinvolgendo anche Pavia, nell’ambito di un’indagine su un presunto traffico di farmaci dopanti legato al mondo del bodybuilding.

Traffico illecito di farmaci dopanti

Si estende anche a Pavia la vasta operazione dei Carabinieri del N.A.S. di Torino e Genova scattata nella mattinata di giovedì 4 dicembre 2025. I militari hanno dato esecuzione a più di 60 decreti di perquisizione emessi dalla Procura della Repubblica di Savona, coinvolgendo anche la provincia pavese.

Nel mirino il mondo del bodybuilding

Le perquisizioni hanno riguardato soprattutto persone ritenute vicine all’ambiente del bodybuilding, contesto in cui – secondo gli investigatori – sarebbe prosperato un illecito traffico di farmaci a effetto dopante. L’obiettivo è individuare canali di approvvigionamento, distribuzione e uso di sostanze potenzialmente pericolose per la salute degli atleti.

L’operazione

L’operazione ha visto un coordinamento esteso su scala nazionale: oltre ai N.A.S. territorialmente competenti, sono intervenuti i Comandi dell’Arma nelle diverse province e il personale della Sezione Criptovalute del Comando Carabinieri Antisofisticazione Monetari.

Coinvolte diverse province italiane

L’inchiesta interessa gran parte del territorio italiano, dalle regioni del Nord alle Isole. Tra le province coinvolte figurano, oltre a Pavia, Alessandria, Ascoli Piceno, Bologna, Brescia, Cagliari, Campobasso, Como, Cremona, Cuneo, Ferrara, Genova, Imperia, Lecce, Livorno, Milano, Modena, Monza, Novara, Padova, Parma, Pescara, Ravenna, Reggio Calabria, Rimini, Roma, Salerno, Sassari, Savona, Siena, Teramo, Terni, Torino, Treviso, Trieste, Udine, Varese, Venezia, Verona e Vicenza.

Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari. Come previsto dalla legge, vale il principio di presunzione di innocenza per tutte le persone raggiunte dai provvedimenti, fino a eventuale sentenza definitiva.