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La Basilica di San Michele Maggiore candidata a Patrimonio UNESCO, la proposta arriva in Consiglio Comunale

Deposita la mozione per avviare l’iter di riconoscimento del capolavoro romanico come Patrimonio dell’Umanità. Il consigliere Chiù (FDI): "La città valorizzi le sue eccellenze"

La Basilica di San Michele Maggiore candidata a Patrimonio UNESCO, la proposta arriva in Consiglio Comunale

Depositata in consiglio comunale a Pavia una mozione per avviare l’iter di candidatura della Basilica di San Michele Maggiore a Patrimonio dell’Umanità UNESCO, mossa ritenuta strategica per il rilancio turistico e culturale della città. La proposta arriva dal gruppo Fratelli d’Italia (foto di copertina: la Basilica di San Michele Maggiore, Wikimedia)

San Michele Maggiore Patrimonio UNESCO

Un passo cruciale per il rilancio culturale e turistico di Pavia è stato compiuto in Consiglio Comunale. Come riportato in un comunicato stampa, è stata infatti formalmente depositata una mozione che impegna l‘Amministrazione a dare il via all’iter di candidatura della Basilica di San Michele Maggiore per il prestigioso riconoscimento di Patrimonio dell’Umanità UNESCO. La proposta, presentata dai consiglieri di Fratelli d’Italia Matteo Chiù, Nicola Niutta, Dante Labate e Luca Bianchini, intende sfruttare il valore assoluto di questo monumento per posizionare la città su una mappa culturale e scientifica di respiro internazionale.

Interno della Basilica di San Michele Maggiore (foto Wikimedia)

Capolavoro romanico

La candidatura non è casuale. La Basilica di San Michele non è solo uno dei simboli più forti dell’identità pavese, ma è riconosciuta dagli esperti come un capolavoro assoluto dell’architettura romanica lombarda ed europea. Storica sede delle incoronazioni dei Re d’Italia, l’edificio è arrivato intatto dal XII secolo, distinguendosi per la sua integrità strutturale, l’eccezionale qualità scultorea e l’altissimo rilievo simbolico. Il monumento viene definito nella mozione come uno dei rari esempi di romanico giunti in condizioni così perfette.

Particolare dell’interno della Basilica di San Michele Maggiore (foto Wikimedia)

I vantaggi

I firmatari della mozione evidenziano chiaramente i vantaggi che il “bollino” UNESCO porterebbe a Pavia. Oltre a un notevole incremento del turismo culturale di alta fascia, l’eventuale riconoscimento garantirebbe alla città un maggiore prestigio scientifico e, soprattutto, l’accesso a fondi dedicati specificamente alla conservazione e alla valorizzazione del patrimonio. La candidatura viene vista come un’occasione strategica per rilanciare il ruolo di Pavia su scala globale.

Interno della Basilica di San Michele Maggiore – Cripta (foto Wikimedia)

“Pavia possiede un patrimonio straordinario che merita il massimo riconoscimento internazionale”, ha dichiarato il consigliere Matteo Chiù.

Il consigliere di Fratelli d’Italia ha anche sottolineato la rilevanza storica e identitaria del monumento:

“San Michele non è solo un monumento: è un simbolo della nostra storia e delle nostre radici europee. Chiediamo all’Amministrazione di attivare con decisione l’iter UNESCO, perché questa città ha il dovere di credere nelle proprie eccellenze e di valorizzarle con coraggio”.

Matteo Chiù

Gli impegni di Giunta e Sindaco

La mozione non si limita a una dichiarazione d’intenti, ma stabilisce precisi impegni per la Giunta e il Sindaco. L’Amministrazione è chiamata a inviare la manifestazione formale d’interesse alla Commissione Nazionale UNESCO e al Ministero della Cultura, a predisporre un dossier preliminare e ad avviare il percorso necessario per l’inserimento della Basilica nella Tentative List italiana, l’anticamera ufficiale del riconoscimento finale.