Il Policlinico San Matteo e l’Università di Pavia presentano SMET4MED, un tessuto ingegnerizzato a memoria di forma per la chirurgia rigenerativa di malformazioni congenite. La tecnologia, personalizzabile con cellule staminali, favorisce la rigenerazione tissutale.
Il progetto SMET4MED
La Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia rafforza la sua vocazione scientifica partecipando attivamente al progetto SMET4MED e al percorso di accelerazione di PerfeTTO, la prima rete italiana dedicata al trasferimento tecnologico nel settore delle Scienze della Vita. Come riportato in un comunicato stampa l’iniziativa ha chiuso il ciclo di incontri con il PerfeTTO Match-Up, evento che ha registrato la partecipazione di oltre 250 professionisti, più di 70 aziende e altrettanti incontri B2B.
Durante l’evento, la ricercatrice Silvia Pisani (RTD-A, Dipartimento Scienze del Farmaco, affiliata al Policlinico San Matteo) ha illustrato SMET4MED, frutto della collaborazione tra il San Matteo e l’Università di Pavia. L’obiettivo è sviluppare SMET, un tessuto ingegnerizzato a memoria di forma realizzato con polimeri biocompatibili e biodegradabili, capace di espandersi a temperatura corporea.
Applicazioni nella chirurgia mininvasiva
SMET è pensato per interventi di chirurgia mininvasiva, in particolare per la riparazione della spina bifida e di altre malformazioni tissutali congenite. La sua nanoarchitettura fibrosa riproduce la matrice extracellulare naturale, offrendo supporto meccanico e favorendo adesione e proliferazione cellulare.
Grazie alla possibilità di essere “cellularizzato” con cellule staminali o autologhe, SMET può essere personalizzato per ciascun paziente, stimolando attivamente la rigenerazione dei tessuti. Questa caratteristica apre nuove prospettive nella medicina rigenerativa, con potenziali applicazioni su misura per le necessità di ogni singolo paziente.