Pavia si prepara a un nuovo 5 novembre blindato per la commemorazione del militante missino Emanuele Zilli in Borgo Ticino: istituiti divieti e controlli. La Rete antifascista protesta contro la “militarizzazione” del quartiere (Foto di copertina: immagine di archivio).
In Borgo Ticino la commemorazione di Emanuele Zilli
Anche quest’anno il Borgo Ticino di Pavia si prepara a una giornata di chiusure e controlli. Il 5 novembre, data della commemorazione di Emanuele Zilli, militante del Movimento Sociale Italiano morto nel 1973, il quartiere sarà nuovamente blindato.
Il Comune infatti, a causa del presidio dell’ultradestra previsto in via Scapolla, ha istituito divieti di sosta e limitazioni alla circolazione per garantire il regolare “svolgimento della manifestazione e la sicurezza di tutti“. Nello specifico:
Divieti di sosta con rimozione forzata dalle 16:00 alle 24:00 in:
- Piazzale Ferruccio Ghinaglia;
- via Guglielmo e Antonio Scapolla;
- via Bianca Maria Visconti;
- via Ragazzi del ’99 (dal civ. 2 al civ. 4);
- via Dei Mille (dal v. Luigi Beretta a P. le Ferruccio Ghinaglia);
- via Oriana Fallaci;
- via Ponte Vecchio (dal civ. 5 al civ 29 ambo i lati);
- via Luigi Beretta (dal civ. 14 al civ. 18);
- piazzale Ponte Ticino (dal civico 4 al civico 5/a su tutto il piazzale);
- via Cavagna Sangiuliani (da p. le Ponte Ticino a v. Giacomo Rezia);
- via Severino Capsoni (dal civ. 1 al civ. 21 ambo i lati);
- via Porta Salara (dal civ. 18 al civ. 26);
- via della Rocchetta (dal civ. 4 a v. le Lungoticino Sforza ambo i lati);
- viale Lungoticino Sforza (dal Ponte coperto al civ. 6 ambo i lati);
- via Pasino degli Eustacchi, 1.
Sospensione della circolazione veicolare dalle 20:00 fino al termine della manifestazione (ore 24:00) nelle seguenti vie cittadine:
- via dei Mille (da via Luigi Beretta al p. le Ferruccio Ghinaglia);
- via Luigi Beretta;
- via Bianca Maria Visconti;
- via Ponte Vecchio (dal civico 17 all’intersezione con via dei Mille);
- piazzale Ferruccio Ghinaglia;
- Ponte Coperto;
- via XXV Aprile (direzione obbligatoria in uscita verso via Giuseppe Giulietti);
- via Guglielmo e Antonio Scapolla;
- via Cavagna Sangiuliani (da p. le Ponte Ticino all’intersezione con v. Rezia);
- corso Strada Nuova;
- via Porta Salara (dal civ. 18 al civ. 26);
- via Longobardi;
- via della Rocchetta (dal civ. 4 a v. le Lungoticino Sforza);
Istituita anche la rimozione temporanea degli arredi esterni (dehor) per motivi di sicurezza lungo via dei Mille dalle 19:00.
La protesta della Rete antifascista
Contro le misure di sicurezza è intervenuta la Rete antifascista pavese, che da anni denuncia quella che definisce “una militarizzazione del Borgo”.
“Ogni anno, per colpa della commemorazione neonazista in via Scapolla, le autorità bloccano Borgo Ticino per l’intera giornata. Rimozione forzata, posti di blocco, controlli di polizia: non se ne può più”, si legge in una nota.
Il collettivo contesta il fatto che, per garantire lo svolgimento del presidio, un intero quartiere debba subire restrizioni e disagi.
Presidio sì, corteo no
Lo scorso anno, il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica aveva vietato il corteo lungo via dei Mille, autorizzando solo un presidio statico. Nonostante ciò, i militanti avevano marciato per un centinaio di metri, prima di fermarsi davanti alla lapide di Zilli in via Scapolla.
Quest’anno la Prefettura ha nuovamente autorizzato solo un presidio statico, senza fiaccolate, bandiere o striscioni. Gli antifascisti, invece, si raduneranno in piazzale Ghinaglia, a pochi metri dal luogo della commemorazione, e non più oltre il ponte Coperto come in passato.
Città in allerta
In vista della doppia mobilitazione, le autorità hanno predisposto un imponente dispositivo di sicurezza per evitare tensioni tra i due schieramenti.
Pavia, ancora una volta, si prepara a trascorrere un 5 novembre tra ricordi, polemiche e controlli, nel segno di una memoria che continua a dividere.