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Vigili del Fuoco di Pavia: “Sede insicura, servono interventi immediati”

I sindacati denunciano amianto, perdite d’acqua e locali inadeguati: “Chi tutela la sicurezza dei cittadini non può lavorare nel degrado”

Vigili del Fuoco di Pavia: “Sede insicura, servono interventi immediati”

I sindacati dei Vigili del Fuoco di Pavia denunciano le gravi condizioni della sede provinciale, tra amianto, perdite d’acqua e locali fatiscenti, chiedendo interventi urgenti e la costruzione di una nuova caserma.

Vigili del Fuoco di Pavia: “Sede insicura, servono interventi immediati”

Le organizzazioni sindacali dei Vigili del Fuoco di Pavia (CO.NA.PO., UILPA VVF, FP-CGIL VVF e FNS-CISL) lanciano un appello urgente:

“La situazione della sede provinciale di via Camillo Campari è ormai insostenibile”.

Come riportato in un comunicato stampa diffuso nella mattinata odierna (28 ottobre 2025), da tempo, spiegano i rappresentanti dei lavoratori, si registrano gravi criticità strutturali e ambientali che mettono a rischio la sicurezza del personale e l’efficacia del servizio di soccorso pubblico. Nonostante le numerose segnalazioni, finora le autorità competenti – dal Ministero dell’Interno alla Provincia di Pavia, proprietaria dell’edificio – non hanno fornito risposte concrete.

Amianto e degrado: una sede pericolosa

Nel seminterrato della caserma è stata rilevata, già da due anni, la presenza di amianto. Un problema gravissimo, ancora irrisolto, che rappresenta un rischio diretto per la salute dei Vigili del Fuoco.

Ma non è l’unica criticità: gli spazi sono insufficienti, gli ambienti deteriorati e inadatti alle moderne esigenze operative. Da oltre due anni, i laboratori per la bonifica dei dispositivi di protezione individuale sono ospitati in container mobili nel cortile, soluzione provvisoria diventata permanente.

Perdita d’acqua mai riparata

Alla lunga lista di emergenze si aggiunge una perdita d’acqua persistente e mai riparata, che provoca uno spreco stimato di oltre 20 metri cubi al giorno. Oltre al danno ambientale ed economico, la perdita contribuisce al deterioramento della struttura, già in condizioni precarie.

“È inaccettabile che risorse pubbliche vengano sprecate mentre gli interventi urgenti vengono rimandati”, denunciano i sindacati.

“Serve una nuova sede”

Per le organizzazioni sindacali la misura è colma:

“La condizione attuale rende improrogabile la costruzione di una nuova sede moderna e funzionale”.

Viene chiesto un impegno immediato al Ministero dell’Interno, al Dipartimento dei Vigili del Fuoco, alla Provincia e al Sindaco di Pavia per:

  • avviare la bonifica dell’amianto;
  • eliminare la perdita d’acqua e ripristinare condizioni di sicurezza;
  • individuare un’area idonea per la realizzazione della nuova sede.

L’appello al Comune: “Trovi un’area adatta”

I sindacati sollecitano il sindaco di Pavia, Michele Lissia, a individuare e destinare un’area adeguata per la costruzione della nuova caserma, considerandolo “un investimento per l’intera comunità”.

“Non è più accettabile – ribadiscono – che chi tutela la sicurezza dei cittadini debba lavorare in ambienti insalubri e pericolosi”.

Le organizzazioni respingono l’ipotesi più volte avanzata di trasferire il comando nell’area dell’ex Arsenale di Pavia.

“Le strutture presenti sono vincolate e richiederebbero costi di adeguamento insostenibili. È necessario progettare una sede ex novo, moderna e rispondente agli standard di un corpo dello Stato”.

“Pronti a mobilitarci”

Stanche di una situazione di stallo che dura da anni, le sigle sindacali annunciano di essere pronte a intraprendere tutte le iniziative necessarie per ottenere risposte concrete.

“Questa condizione di insicurezza e degrado deve finire subito – concludono –. Le amministrazioni nazionali e locali non possono più ignorare il grido d’allarme di chi, ogni giorno, rischia la vita per proteggere gli altri”.