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Garlasco, Andrea Sempio a Quarto Grado: “Lo scontrino non è mio? Il testimone racconta balle”

L’indagato per l’omicidio di Chiara Poggi parla in tv e respinge tutte le accuse

Garlasco, Andrea Sempio a Quarto Grado: “Lo scontrino non è mio? Il testimone racconta balle”

Andrea Sempio, indagato per l’omicidio di Chiara Poggi, parla a “Quarto Grado” respingendo tutte le accuse. Conferma il sostegno dei suoi avvocati e contesta testimoni e prove scientifiche contro di lui.

Andrea Sempio a Quarto Grado

Nella puntata del 24 ottobre 2025 di “Quarto Grado” su Retequattro, Andrea Sempio ha risposto alle domande di Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero, ribadendo la propria estraneità all’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco nell’agosto del 2007. L’indagato ha denunciato come la pressione mediatica sia la parte più difficile da affrontare:

“Le balle che circolano ti costringono a difenderti, ma difendendoti entri nel gioco”, ha spiegato.

“Lo scontrino non è mio? E’ una balla”

Sempio ha contestato le affermazioni di un presunto testimone riguardo allo scontrino ritrovato, definendole “totalmente false”.

“Sono curioso di vedere come lo documenterà. È una balla. Non so chi sia questa persona, se esiste davvero lo vedremo. Sono notizie campate per aria e basate sul nulla“, ha aggiunto.

Sempio commenta il cosiddetto “giallo” del nuovo scontrino collegato al delitto di Garlasco. Sottolinea inoltre che la sua presenza in libreria il 13 e 14 agosto 2027 è documentata da un audio del 2017, che confermerebbe la propria versione dei fatti:

“Io ero andato il giorno prima in libreria, ma l’avevo trovata chiusa. Siamo tornati il giorno dopo. Io questa cosa non me la ricordavo. Infatti, quando mi è stata chiesta anche da altri giornalisti, non la ricordavo. Sarebbe stato molto meglio ricordarsela e annunciarla prima del ritrovamento di quest’altro scontrino“.

“Credo sia una riprova che non può essere qualcosa fatto apposta. Perché cosa ne sapevo io, nel 2017, che quell’audio sarebbe ritornato a confermare una cosa detta nel 2025? Immaginando pure di essere andato a prenderlo apposta, cosa fai? Vai là in piazza, inizi a girare, a cercare per terra uno scontrino che cade in un orario particolare? È una roba tirata. Capisco che faccia scena sui giornali, ma è roba tirata per i capelli e basta”.

Le prove scientifiche

Nel corso della trasmissione, si è parlato anche delle prove scientifiche. Sempio ha commentato l’ipotesi di un’impronta di scarpa di taglia 44 sul luogo del delitto, definendo la questione “strana” dato che non era mai emersa nei precedenti processi.

“Mi sembra strano che in 8 anni di processi se quell’impronta fosse stata una 44 non avessero mai cavalcato la cosa prima Perché questa cosa non è mai uscita prima ed esce adesso? Questa è la cosa che non mi torna. Come non mi torna appunto il discorso DNA, tutti d’accordo che non sia leggibile, adesso è leggibile“.

Massimo Lovati

L’indagato ha poi confermato la piena stima del suo ex avvocato Massimo Lovati. 

“Non c’è nessun segreto su di me che Lovati sa e che potrebbe rivelare. Dalle apparizioni che ho visto dell’avvocato Lovati, lui comunque continua a difendermi, continua a riportare che secondo lui io non solo non sono stato, ma sono totalmente estraneo alla vicenda”.

“Per l’avvocato Lovati ho sempre rispetto, stima e affetto, perché sono almeno dieci anni che andiamo avanti insieme. La cosa che mi è pesata di più, come ho detto, non è la parte legale del procedimento in corso, ma tutta la parte mediatica. Quello che ti fa andare fuori di testa, sono tutte le balle che vengono fuori e su cui sei costretto a difenderti. Ma se ti difendi, entri nel gioco; se non ti difendi perché non ti difendi. È quella la parte pesante”.

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