Giovanna Lattanzi, ricercatrice pavese dell’Istituto di Genetica Molecolare del CNR, è stata premiata al Premio De Sanctis per la Ricerca per il suo contributo pionieristico nello studio delle malattie rare e nella medicina di precisione.
Premio De Sanctis per la Ricerca
Ieri, giovedì 23 ottobre 2025, nella Sala Senato della Sapienza Università di Roma, si è svolta la cerimonia di consegna del Premio De Sanctis per la Ricerca, intitolato al professor Giovanni Scambia. Il Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, impegnata in missione umanitaria a Gaza, ha ricordato Scambia come “un medico e un uomo di rara umanità, capace di trasformare la scienza in cura e ascolto”.
Nel suo messaggio, Bernini ha sottolineato l’importanza della ricerca come strumento di pace e speranza:
“Oggi celebriamo il coraggio, la dedizione e l’umanità di chi mette la conoscenza al servizio della vita. La scienza può diventare la più alta forma di umanità”.
Premio a Giovanna Lattanzi
Tra gli otto premiati, Pavia è rappresentata da Giovanna Lattanzi, dirigente di ricerca presso l’Istituto di Genetica Molecolare “Luigi Luca Cavalli-Sforza” del CNR, con sede a Pavia. Lattanzi è stata riconosciuta per il suo contributo pionieristico nello studio delle laminopatie, malattie rare che includono progeria e distrofia muscolare di Emery-Dreifuss, e per l’apporto alla medicina di precisione.

La motivazione del premio evidenzia il valore del suo lavoro: dalla ricerca sui meccanismi cellulari dell’invecchiamento precoce alla costruzione di una rete nazionale e internazionale di scienziati, la Lattanzi ha aperto nuove prospettive per la comprensione e il trattamento di patologie genetiche, degenerative e oncologiche.
“Le cellule raccontano storie. Ma serve uno sguardo profondo per decifrarle. È questo che la ricerca ci insegna ogni giorno”, ha commentato Lattanzi, sottolineando l’importanza della scienza come strumento di conoscenza e speranza terapeutica.
La motivazione integrale del premio
Motivazione del Premio per la Ricerca a Giovanna Lattanzi
Per il contributo scientifico di eccezionale rilievo nello studio delle laminopatie, malattie rare causate da alterazioni nella struttura del nucleo cellulare, e in particolare per il suo lavoro pionieristico sulla progeria e sulla distrofia muscolare di Emery-Dreifuss.
Per aver guidato, presso il CNR – Istituto di Genetica Molecolare “Luigi Luca Cavalli-Sforza” di Bologna, un percorso di ricerca che ha coniugato biologia molecolare, genetica e medicina traslazionale, aprendo nuove prospettive per la comprensione e il trattamento di patologie degenerative e oncologiche.
Per la sua capacità di investigare in profondità i meccanismi cellulari che regolano l’invecchiamento precoce, la stabilità genomica e le dinamiche nucleari, offrendo contributi determinanti anche per la farmacologia antitumorale e la medicina di precisione.
Per aver costruito con generosità e competenza una rete di ricerca nazionale e internazionale, contribuendo alla formazione di una nuova generazione di scienziati e rafforzando il sistema scientifico italiano nel campo delle malattie genetiche rare.
Con questo premio, la Fondazione De Sanctis rende omaggio a una scienziata che ha saputo leggere nelle cellule la fragilità e la forza della vita, traducendo la complessità molecolare in conoscenza e speranza terapeutica.
I premiati
Di seguito gli otto premiati:
Domenica Lorusso, Professore Ordinario di Ostetricia e Ginecologia di Humanitas University e responsabile del Centro di Ginecologia Oncologica dell’ospedale Humanitas San Pio X di Milano, per il ruolo pionieristico nella ricerca clinica oncologica e nello sviluppo di modelli terapeutici personalizzati per i tumori ginecologici
Maurizio D’Incalci, Professore di Farmacologia di Humanitas University e capo del Laboratorio di Farmacologia Antitumorale all’IRCCS Istituto Clinico Humanitas per una vita dedicata alla farmacologia molecolare e alla creazione di nuove strategie terapeutiche antitumorali
PTA Lab – Team Università di Bologna FABIT (Farmacia e Biotecnologie), per l’eccellenza della ricerca peptidica e per aver costruito un laboratorio giovane e innovativo, espressione del futuro della farmacologia italiana
Giovanna Lattanzi, Dirigente di Ricerca all’Istituto di Genetica Molecolare Luigi Luca Cavalli Sforza del CNR, per il suo contributo alla genetica molecolare e allo studio delle malattie rare, che ha aperto nuove prospettive nella medicina di precisione
Silvio Garattini, Fondatore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, con il Premio alla Carriera, per una vita spesa al servizio della scienza, dell’etica e della salute pubblica
Maria Leptin, Presidente del Consiglio Europeo della Ricerca per l’impegno nel promuovere una ricerca libera, interdisciplinare e fondata sull’eccellenza, in Europa e nel mondo
Sammy Basso (alla memoria), per aver trasformato la sua condizione di malattia in un messaggio universale di forza e amore per la scienza
Roberto Burioni, Medico e professore ordinario di microbiologia e virologia presso la Facoltà di Medicina dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, per aver difeso il rigore e la verità della scienza, rendendola accessibile e comprensibile a tutti.