FUGGITO DALL'ITALIA

Garlasco, Flavius Savu fuggito in Svizzera per “paura di fare la fine di Chiara Poggi”

A raccontarlo è il nipote, anche lui recluso nel carcere pavese di Torre del Gallo

Garlasco, Flavius Savu fuggito in Svizzera per “paura di fare la fine di Chiara Poggi”

Flavius Savu, condannato per ricatti sessuali legati al Santuario della Bozzola, è stato estradato dalla Svizzera e recluso a Pavia, e ora condivide la cella con il nipote. Durante la latitanza, aveva rilasciato dichiarazioni su presunti festini segreti e possibili collegamenti con il delitto di Garlasco.

Flavius Savu, estradato dalla Svizzera

Dopo mesi di latitanza in Svizzera, Flavius Savu è stato estradato e ristretto nel carcere di Torre del Gallo a Pavia, condividendo la cella con il nipote, Cleo Kolundra Stefanescu. Il romeno, condannato a cinque anni per ricatti economici a sfondo sessuale legati al santuario della Bozzola di Garlasco, aveva scelto la fuga per paura di “fare la fine di Chiara Poggi“, come racconta il nipote in una lettera inviata al quotidiano Il Tempo.

I ricatti e gli scandali del santuario

Le indagini avevano accertato che Savu, insieme a un connazionale, aveva ottenuto ingenti somme di denaro dai religiosi don Gregorio Vitali e don Pietro Rossoni. Le minacce riguardavano la diffusione di materiale audio e video compromettente, con la possibilità di renderlo pubblico anche tramite la televisione.

I collegamenti con Garlasco

Il nome di Savu è ora tornato d’attualità in relazione al delitto di Garlasco. Durante la latitanza, aveva rilasciato interviste televisive in cui parlava di presunti festini segreti nel santuario e di possibili legami con l’omicidio di Chiara Poggi.

Nella lettera, Stefanescu riferisce che, secondo Savu, “a suo avviso il delitto di Chiara Poggi sia partito dal Santuario Madonna della Bozzola, in quanto secondo lui, Chiara ha scoperto qualcosa da non rivelare.

“Il sadico”

Le fantasiose affermazioni del nipote di Savu però non si limitano a questo: secondo Stefanescu, lo zio avrebbe riconosciuto anche altri soggetti di una compagnia di Garlasco, conosciuti però solo con vari soprannomi (il “picchiatore”, per esempio): a suo dire fra questi soggetti, Savu avrebbe riconosciuto in Andrea Sempio un frequentatore della Bozzola a lui meglio noto come il “sadico”.

Dichiarazioni che tuttavia gli inquirenti considerano prive di riscontri oggettivi.