A Vigevano, i Carabinieri hanno smantellato una banda di estorsori che minacciava un consulente finanziario, arrestando cinque persone tra cui un ex appartenente della Guardia di Finanza in congedo. Durante le perquisizioni sono stati sequestrati quasi 90mila euro in contanti.
Cinque arresti a Vigevano
Nelle prime ore di giovedì 23 ottobre 2025, la Compagnia Carabinieri di Vigevano ha eseguito cinque misure cautelari nei confronti di altrettanti sospettati coinvolti in un’attività estorsiva. L’operazione arriva al termine di indagini complesse e coordinate dalla Procura della Repubblica di Pavia.
Le indagini, condotte dalla Sezione Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile di Vigevano, sono iniziate a luglio 2025, a seguito di denunce presentate da un consulente finanziario vittima di estorsioni. L’obiettivo degli investigatori era identificare i responsabili delle minacce e delle richieste di denaro che avevano creato forte allarme nella vittima.
Minacce e intimidazioni
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori e riportato in un comunicato stampa diffuso oggi (23 ottobre 2025) dalla Procura di Pavia, tutto sarebbe iniziato con un’attività di intermediazione richiesta dal consulente. Da quel momento, gli indagati hanno iniziato a inviare continue richieste di denaro al fine di ottenere un compenso per il presunto intervento, accompagnate anche da minacce gravissime, tra cui la frase “ti sciolgo nell’acido”.
La pressione psicologica ha generato nella vittima paura per la propria sicurezza, quella dei familiari e per la propria vita professionale.
Coinvolto anche un ex finanziere
L’indagine ha permesso di identificare i cinque principali componenti del sodalizio criminale, tra cui un luogotenente della Guardia di Finanza in congedo. Quattro dei sospettati sono stati posti in custodia cautelare in carcere, mentre il quinto è sottoposto all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.
Perquisizioni e sequestri
Contestualmente alle misure cautelari, sono stati eseguiti sette decreti di perquisizione a carico degli indagati e di altri due soggetti collegati al gruppo. Le operazioni hanno portato al sequestro di quasi 90mila euro in contanti, somma ritenuta frutto delle estorsioni.