Nel secondo trimestre 2025 l’export della provincia di Pavia cala del 3,2%, mentre le importazioni crescono, generando un deficit commerciale di 3,3 miliardi di euro. Crescono farmaceutico e trasporti, mentre tessile e macchinari registrano forti perdite; CNA Pavia chiede interventi mirati per sostenere le PMI e rafforzare la competitività.
Export: Pavia in affanno
Il commercio estero della provincia di Pavia registra un rallentamento nel secondo trimestre 2025. I dati della Camera di Commercio evidenziano un calo dell’export del 3,2% rispetto allo stesso periodo del 2024, con le esportazioni che si fermano a circa 2,3 miliardi di euro. Le importazioni, invece, raggiungono i 5,6 miliardi, determinando un saldo commerciale negativo di circa 3,3 miliardi di euro.
Nel contesto regionale, Pavia è la provincia più penalizzata del territorio camerale Cremona-Mantova-Pavia, che nel complesso mostra invece una leggera crescita dell’export (+1,8%).
I settori in crescita e quelli in difficoltà
L’analisi settoriale evidenzia un quadro a più velocità. Farmaceutico e chimico-medicinali: motore trainante dell’export pavese (+ 9,1%, circa 250 milioni di euro di vendite all’estero). Trasporti e veicoli: comparto in crescita (+ 27,1%). Agroalimentare: leggera crescita (+ 2%). Macchinari e prodotti in metallo: entrambi in sofferenza, con cali di più del 10%. Tessile e moda: settore in maggiore difficoltà (– 17%).
Secondo Luciano Castellin, presidente di CNA Pavia, il calo dell’export riflette sfide strutturali che le imprese pavese stanno affrontando: costi energetici elevati, complessità burocratiche e difficoltà di accesso ai mercati internazionali.
“È urgente un piano di sostegno concreto – afferma Castellin – che permetta alle aziende di innovare, digitalizzare e rafforzare la propria presenza internazionale. Pavia ha eccellenze produttive straordinarie, ma servono strumenti rapidi e coordinati per valorizzarle in modo competitivo“.
Le proposte
CNA Pavia sollecita istituzioni locali e regionali a implementare misure mirate a supporto delle PMI esportatrici, concentrandosi sui settori strategici come farmaceutico, agroalimentare e meccanico. La strada per rafforzare la competitività pavese passa attraverso innovazione, formazione e semplificazione amministrativa, con servizi di accompagnamento all’estero più efficaci e tempestivi.

