La premessa non è delle migliori. Nel senso che in un’intervista successiva alla visita di Fabrizio Corona, l’avvocato Massimo Lovati ha tenuto a precisare che l’ultima puntata di “Falsissimo” sul caso Garlasco, va presa con le pinze, perché frutto di un mix fra realtà, suggestioni e finzioni.
Il legale spiega che con Corona sono amici, che lui va spesso a trovarlo e che ogni tanto “giocano“, non a carte, ma con la telecamera, facendo finta che il navigato uomo di spettacolo lo riprenda di nascosto, quando invece Lovati sa benissimo che il tasto “rec” è premuto (e quindi anche che i filmati finiranno poi su Youtube).
Pur col beneficio d’inventario, l’ultima visita di Corona e un Lovati a briglia sciolta in un contesto domestico fanno notizia. Anzi, il suo stile è talmente sui generis che Lovati fa sempre notizia, anche se qualcuno ironizzando ha invocato “Trovate un legale per Sempio”: si vedrà solo alla fine se dal punto di vista giudiziario avrà ragione lui.
Diversi passaggi di Lovati a “Falsissimo” balzano agli occhi, malgrado alla luce della premessa è difficile prenderli sul serio. Vediamoli.
La telefonata “premonitrice” su Garofano
F: Mente siamo lì riceve una telefonata. In quel giorno, prima che Garofano desse le dimissioni, era Lovati che voleva fargli dare le dimissioni. Ma lui non conta a un cazzo, Sempio e la Taccia sanno tutto loro. Garofano volevano mandarlo a casa per quello che ha detto in questi giorni. Hanno convocato un pranzo per farlo fuori e poi lo hanno paccato
L (al telefono): Io voglio toglierlo ma non decido io. Io posso consigliarlo, ma…. allora io lo toglierei perché uno che ti viene a dire quelle cose lì non vale più un cazzo. Comunque domani ci troviamo con con lui, con la Taccia, con il papà e decidiamo. Ho sentito Andrea che mi ha fissato l’appuntamento per domani. Andiamo a pranzo e parliamo di questa cosa qua. Tranquilli, siamo tutti tranquilli. Ma il papà è un pacione, è una brava persona.
Il rapporto fra Lovati e Venditti
F: Venditti lo vedi dalla faccia che è un truffatore, ha 27 indagini…
L: A me è simpatico. Io sono sempre stato un giocatore di ippica, di cavalli. L’ho conosciuto anche lì. Scommetteva. Eravamo appassionati di ippica, ci conoscevamo dal 2010.F: Prima la Taccia chiama Soldani, poi arriva a Lovati, prende l’incarico. Lovati è amico di Venditti, sa dell’analisi del DNA. Riceve il DNA da Tizzoni Venditti, chiama Garofano, gli fa fare il DNA. Sppara la roba dei soldi, fa il tramite, lo fa archiviare, questo processo non c’è più, lo archiviano a marzo e quei soldi lì. Se li spartiscono tutti e tre.
L: A dicembre del 2016 non c’ero. Non riuscirono a rintracciarmi. Allora, siccome loro erano spaventati, sono andati da Soldani che è un altro mio praticante. Quindi io son subentrato qualche giorno dopo. Andrea ha saputo di essere indagato il 24 dicembre del 2016 sentendo la televisione. Ma se io sono andato al 30 a Piacenza, ho telefonato a Garofano, gli ho detto “Ci troviamo lì di fare il tampone?”. Non si sa mai, no? Allora, quindi io lo sapevo qual era il il nucleo di quell’indagine lì.
Il rapporto con Sempio
F: C’è della corruzione indagini del 2017 e Lovati ha a che fare con la corruzione di Venditti
F: Lei da solo con Sempio ci ha mai parlato?
L: No, non me ne frega un cazzo. Quello lì non ti dirà mai che è colpevole perché se se quello lì ti dice che è colpevole te te ne sbatti i coglioni. Uno che ti dice sono colpevole ma vaffanculo vabbè faccio finta. Invece, se tu mi convinci che sei innocente, io mi sbatto, muoio per te.
L: Io con lui non voglio parlare. Dalle nuove indagini, sì c’ho parlato. Il giorno prima del frutto io l’ho chiamato alle 5 della mattina. L’ho fatto venire in studio e gli ho detto: “Andrea vattene fuori dai coglioni almeno un venti giorni, ti prendi le ferie poi quando tutto è… perché io avevo quell’incubo che ho avuto ma è un incubo veramente che mettessero il DNA di Sempio apposta, avevano il tampone salivare. È un attimo e sei morto. Io avevo paura, veramente paura.
Il movente dell’omicidio di Chiara Poggi
L: Chiara è stata uccisa da un sicuro assoldato da una criminalità potentissima organizzata, dedita alla pedofilia e al commercio degli organi umani.
F: Movente?
L: Lo trovi nella pennetta usb di Chiara Poggi: abusi negli enti ecclesiastici statuti che non è una ricerca che facciamo abitualmente
F: Perché la famiglia di Stasi prende gli investigatori e paga mandandoli su Sempio?
L: Chi è che ha pagato Linarello? Chi è che ha pagato Fabbri? Chi è che ha pagato Tartaglia? Chi è che ha pagato lo Studio Giarda? Chi è che ha pagato De Rensis? Chi è che ha pagato Ricci? Chi è che ha pagato il Tudor, il tedesco, genetista famoso internazionale? Chi è che ha pagato? Stasi? No, gli assassini di Chiara Poggi. Hai capito? Loro sono andati là a casa di Stasi con la pistola alle tempie. Vuoi fare la stessa fine della tua fidanzata? Non vuoi, devi dire così, così e così. Nel mentre che con la destra gli faceva la minaccia, con la sinistra gli faceva una carezza. Ma guarda che ti conviene anche perché tu sarai rimarrai impunito. Cosa che si è verificata fino al 2015. Nel 2014 o 15 Tizzoni convince la Barbarini che era il procuratore generale a convincere la corte della necessità della perizia sulla camminata, cosa che non era stata mai fatto prima, volutamente, perché lì era tutta una combriccola.
F: Quindi questi che l’hanno uccisa erano in combriccola con?
L: Con la procura di Vigevano, Stefano Vitelli che ha fatto un abbreviato che è durato due anni, ma si può? Aveva la sentenza scritta. Quando hanno fermato Stasi ci voleva il pericolo di fuga e poi ci vuole… sono tre i requisiti gravi, precisi e concordanti. Ce ne vogliono almeno due. Lì non c’è un cazzo.
F: Ma perché la bicicletta è tutta una cazzata?
L: Tutta una cazzata come tutta una cazzata i pedali. L’unico modo per far intervenire un giudice era il fermo. Se tu PM non fai niente, il giudice non fa niente. Quello lì, Vitelli, prendeva l’ordinanza Pravon, dopo due giorni faceva la sentenza di assoluzione invece ha tirato avanti il processo per due anni perché gli era stato ordinato così da quelli lì. Fanno la perizia sulla camminata, danno atto che lui non poteva essere entrato perché aveva le scarpe pulite ed era pieno di sangue dappertutto.
F: Ha fatto i salti quella roba lì…
L: Non poteva. E allora dice “Ah, sì, allora tu hai mentito. Sei colpevole” ma se tu dici una bugia, non è vero che sei colpevole, puoi dirla. Hai il diritto a mentire prima e poi o lo dici per far la franca tu, ma siccome quello lì capisce anche un bambino dell’asilo che ha detto delle cagate, copri degli altri. L’hanno condannato perché ha detto una bugia, ma lui ha coperto gli assassini sotto minaccia di
morte.
F: Secondo lei il collegamento tra questi e Stasi è Giarda?
L: Beh ovvio
F: Perché Giarda aveva dei contatti potenti?
L: Massonerie bianche e adesso siccome gli brucia il culo a questi qua perché non sono riusciti a mantenere, Napoleone da quello che mi ha riferito qualche talpone che c’ho anch’io voleva chiedere l’archiviazione. C’è l’altro, invece, quel maledetto lì, Civardi…
F: Civardi è legato a quelle persone?
L: Sì

“Allora sono corrotto anch’io”
Corona va a Mediaset dove a “Quarto grado” stanno parlando Lovati e Garofano.
F: Garofano ti ha salutato?
L: Sì
F: Si caga sotto quello lì
L: Eh ha paura, io no.F: Lei questa questa roba di Tartaglia quando ce l’ha avuta?
L: Nel 2017. Linarello ha fatto questa alchimia del cazzo
F: E gli avvocati lo danno al GIP, viene indagato SempioL: E lo sai cosa dice? Che non ha nessun valore scientifico
F: Ma lo dice in 15 giorni senza sentire un genetista. Non è un gentista, non è un tecnico.
L: Ma a me lo chiedi? Eh beh, allora è corrotto anche il GIP, scusa.
F: Ma sì, ma lì sono tutti corrotti, dai
L: Ah, beh, allora sono corrotto anch’io.
Il filone “rumeno”
F: Sempio, a cavallo di febbraio o marzo 2017, riceve una telefonata dal telefono di una rumena.
Lovati dice che il telefono è lì in casa ed è lui a parlare con Sempio
L: Gli ho detto stai tranquillo, è tutto apposto.
F: Unendo questa roba qua, lei è entrato in contatto con Venditti, quelli gli hanno dato i soldi. Lei li ha presi e li ha portati a Venditti. Ma comunque loro sono corruttori uguali.
L: Ma anch’io però
F: Lei pensa che le potrebbe arrivare un atto di indagine?
L: Secondo me no però, vorrebbero… qualcuno vorrebbe farlo intendere.
F: Qual è l’alibi di Sempio? Lo scontrino e basta?
L: Non basta, adesso si è aggiunta quella roba lì della corruzione e quella lì… io posso anche far finta che non me ne frega un cazzo, però cioè quella di pesa
F: Perché è vera
L: Eh beh
F:Ma Savu cosa doveva dire a Giletti?
L: Eh Giletti è andato in Svizzera con un paio di scarpe di Dolce gabbana. Cosa doveva fare quel coglione lì?
F:Scusi, Giletti è andato in Svizzera per regalare le scarpe a Savu?L: Sì
F: Ma chi gliel’ha detto?
L: Non mi ricordo più chi.
F: E poi l’hanno arrestato perché è andato da Giletti no?
L: Il giorno prima doveva incontrarsi con Giletti e l’hanno beccato
F: Ma cosa può sapere Savu?
L: Al limite può sapere qualcosa che ha sentito dire del reato quando stava con Don Gregorio.
F: Mi sta dicendo che c’entra la cura di Vigevano?
L: Sì
Divagazione sul caso Yara
F: Lovati mi racconta che qualche giorno fa è andato un convegno sulla giustizia organizzato da quello che voleva far riaprire il caso di Erba. Kuno Tarfuser ha organizzato un convegno. Si sono trovati tutti avvocati, magistrati.
Arrivano Salvagni e Lovati che inizia a bere vino.
L: Salvagni, guarda che tu non mi sei piaciuto perché tu hai puntato tutto sul DNA ma vai a picchiare la testa contro un muro. Tu dovevi dire sì, no continuare a dire il furgone, passa ol furgone. Ma che cazzo me ne frega se passa il furgone? Io gli dicevo, io Bossetti sono l’amante di Yara Gambirasio, ci trovavamo tutte le settimane e scopavamo come due scimmie, ecco perché c’è il mio DNA. Condannatemi, ma per violenza sessuale con minorenne consenziente, non per omicidio. Io non l’ho uccisa, basta, vincevi il
processo perché non c’era altro.
F: Quindi secondo lei è andata così?
L: Non lo so. Io l’avrei difeso.