Un 34enne residente in provincia di Pavia è stato denunciato dai Carabinieri di San Polo d’Enza (RE) per furti commessi nel 2018 in più abitazioni della Val d’Enza. Determinante per le indagini un mozzicone di sigaretta trovato in un’auto rubata, che ha permesso di risalire al suo profilo genetico.
Incastrato da un mozzicone di sigaretta
Sette anni dopo i fatti, un’indagine avviata nel settembre 2018 ha trovato una svolta grazie a un piccolo dettaglio: un mozzicone di sigaretta lasciato all’interno di un’auto rubata. I Carabinieri della stazione di San Polo d’Enza (RE) hanno così denunciato un uomo di 34 anni, di origini albanesi e residente in provincia di Pavia, ritenuto responsabile di una serie di furti in abitazione.
Furti in abitazione
All’epoca, nove famiglie del comune di Canossa (RE) avevano subito furti nelle loro abitazioni, con sottrazione di denaro contante, oggetti di uso quotidiano, monili in oro e persino un’autovettura. Successive indagini hanno indicato che lo stesso presunto autore avrebbe colpito anche nei comuni limitrofi di Quattro Castella e San Polo d’Enza, sempre in provincia di Reggio Emilia. Il danno complessivo stimato ammonta a circa 3mila euro.
L’indagine dei Carabinieri
Le denunce delle vittime avevano dato il via a un’attività investigativa articolata. Grazie ai sistemi di rilevamento del traffico, ai dati GPS e alle immagini delle telecamere di sorveglianza, i militari sono riusciti a ricostruire il percorso di fuga e a individuare il veicolo rubato.
La prova decisiva: il DNA
All’interno dell’auto, oltre al mozzicone di sigaretta, sono stati repertati altri campioni biologici. Gli esami condotti dal RIS di Parma hanno fornito un profilo genetico compatibile con il 34enne.
L’incrocio di tutti gli elementi raccolti ha permesso di formalizzare la denuncia per furto continuato in abitazione alla Procura di Reggio Emilia, guidata dal Procuratore Calogero Gaetano Paci.