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Virus West Nile, Codacons presenta diffida contro Regione: “Serve potenziamento attività prevenzione”

L’associazione chiede verifiche su responsabilità e gestione delle risorse pubbliche. Finora accertati due casi in Lombardia: uno a Pavia e uno a Milano

Virus West Nile, Codacons presenta diffida contro Regione: “Serve potenziamento attività prevenzione”
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Il Codacons ha presentato esposti alle Procure e alla Corte dei Conti della Lombardia dopo due nuovi casi di infezione da West Nile Virus a Milano e Pavia. L’associazione denuncia l’inefficacia delle misure di prevenzione e chiede interventi urgenti per evitare la diffusione del virus.

West Nile, il Codacons presenta esposti contro Regione

Due casi di infezione da West Nile Virus sono stati confermati in Lombardia, alimentando i timori di una diffusione crescente del virus nella regione. Le pazienti colpite sono una donna di 38 anni residente a Milano e una 66enne di Pavia, attualmente ricoverata.

Zanzare infette in diverse province

Nonostante la Regione assicuri che la situazione è “sotto controllo”, l’evidenza sul territorio racconta una realtà diversa. Zanzare portatrici del virus sono state individuate in numerose province lombarde: Milano, Lodi, Lecco, Pavia e Varese. Segnali che indicano un’estensione del fenomeno e un possibile aumento del rischio sanitario per la popolazione.

I casi confermati in Italia al 31 luglio 2025

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“Non è più un’emergenza episodica”

A lanciare l’allarme è il Codacons, che punta il dito contro la gestione delle campagne di prevenzione:

"Non si può più parlare di emergenze episodiche – afferma l’associazione – ma di un fenomeno strutturale e prevedibile. Le contromisure attuate finora sono inadeguate. Serve una prevenzione tempestiva, capillare ed efficace, soprattutto nelle aree urbane densamente popolate, per evitare nuovi focolai".

Esposto alla Corte dei Conti e diffida alla Regione

Per queste ragioni, il Codacons ha presentato un esposto alle Procure lombarde e alla Corte dei Conti, chiedendo di accertare eventuali responsabilità e sprechi nella gestione delle disinfestazioni.

Contemporaneamente, l’associazione ha inviato una diffida formale alla Regione Lombardia e ai Comuni coinvolti, sollecitando un immediato potenziamento delle attività di monitoraggio, disinfestazione e informazione alla cittadinanza.