Assalto al bancomat con l'esplosivo: banda in fuga con il bottino
Quattro uomini incappucciati hanno fatto esplodere lo sportello automatico usando la tecnica della "marmotta"

Una banda ha fatto esplodere il bancomat della Banca di Credito Cooperativo a Vellezzo Bellini, nella notte tra il 29 e il 30 luglio 2025, rubando la cassetta con il denaro. I ladri hanno usato la tecnica della “marmotta” e sono fuggiti prima dell’arrivo dei carabinieri.
Assalto al bancomat con l'esplosivo
Un nuovo colpo della “banda dei bancomat” in la provincia di Pavia nella notte tra martedì 29 e mercoledì 30 luglio 2025. Intorno alle 4.30 del mattino, un gruppo composto da quattro persone incappucciate ha fatto esplodere lo sportello automatico della Banca di Credito Cooperativo – Cassa Rurale ed Artigiana di Binasco, nella frazione Giovenzano di Vellezzo Bellini, in via Partigiani.
Con la tecnica della “marmotta”
I malviventi hanno agito seguendo un copione ormai consolidato, ossia utilizzando la cosiddetta tecnica della “marmotta”: hanno inserito un tubo metallico caricato con una piccola quantità di esplosivo nella fessura per l’erogazione del denaro. Poi hanno fatto detonare l’ordigno, provocando un’esplosione che ha sventrato la struttura e fatto fuoriuscire la cassetta contenente il denaro contante.
Bottino da quantificare
Il valore esatto del bottino non è stato ancora ufficialmente comunicato, ma si parla di un bottino ingente, di diverse migliaia di euro. Tutta l’azione si è svolta in pochi minuti, con una precisione che lascia pensare a una banda esperta in questo tipo di furti.
L’allarme dei residenti
Il boato ha svegliato diversi abitanti della zona, che hanno subito allertato le forze dell’ordine. All’arrivo dei carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Pavia, i ladri si erano già dileguati, lasciando dietro di sé solo i resti dell’esplosione e la facciata danneggiata della filiale.
Indagini in corso
Come spesso accade in questi casi, sono state acquisite le immagini delle telecamere di sorveglianza installate nei pressi dell’istituto di credito. Tuttavia, le riprese mostrano solo sagome vestite di scuro, con il volto coperto, che agiscono con rapidità e precisione, rendendo difficile (se non impossibile) un’identificazione immediata.