CRONACA

Ennesima tragedia in carcere a Pavia, detenuto 36enne si toglie la vita in cella

E' il tredicesimo suicidio dal 2021. Sindacati: “Situazione insostenibile”

Ennesima tragedia in carcere a Pavia, detenuto 36enne si toglie la vita in cella
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Un detenuto di 36 anni si è suicidato nel carcere di Torre del Gallo a Pavia, impiccandosi nella sua cella. È il tredicesimo suicidio dal 2021 nella struttura, una situazione che i sindacati definiscono insostenibile a causa della carenza di personale e delle gravi condizioni di detenzione.

Detenuto si toglie la vita in carcere

Nuovo dramma nel carcere di Torre del Gallo, a Pavia. Domenica sera (27 luglio 2025) un uomo di 36 anni, detenuto di origine est-europea, si è tolto la vita impiccandosi nella sua cella. È il primo suicidio del 2025, ma si aggiunge a una lunga e inquietante serie: dal 2021 sono già 13 i detenuti morti in questo modo nella struttura pavese, una media di oltre tre all’anno.

Il gesto estremo è avvenuto intorno alle 20, nella zona più vecchia del penitenziario. Dopo aver cenato, il detenuto è rientrato nella sua cella singola. Aveva pianificato nei dettagli il suicidio: aveva preparato delle strisce ricavate dalle lenzuola e le aveva legate alla porta d’ingresso. Ha atteso con precisione che passassero i controlli della polizia penitenziaria per non essere visto, poi si è impiccato.

Inutili i soccorsi

Pochi minuti dopo, durante un nuovo giro di controllo, un agente ha scoperto il corpo. Inutile l’intervento del medico interno: l’uomo era già morto. La salma è stata trasferita all’Istituto di Medicina legale. La Procura di Pavia ha aperto un’inchiesta e, pur non avendo dubbi sulla natura suicidaria del gesto, ha disposto l’autopsia. Restano da chiarire le motivazioni che hanno spinto il detenuto a compiere il gesto.

13 suicidi dal 2021

Il carcere di Torre del Gallo si conferma uno dei più colpiti dal fenomeno dei suicidi in carcere. Solo nel 2024 tre persone si erano tolte la vita all’interno della struttura. E i numeri diventano sempre più difficili da ignorare: tredici suicidi in meno di cinque anni.

Grave carenza di organico

Un dato che, secondo le organizzazioni sindacali, evidenzia il profondo malessere che si vive all’interno dell’istituto penitenziario, sia per i detenuti che per il personale. I sindacati denunciano da tempo una situazione insostenibile e una grave carenza di organico tra gli agenti della polizia penitenziaria, una condizione che rende ancora più difficile prevenire episodi come quello di domenica.

Non è la prima volta che i rappresentanti dei lavoratori lanciano l’allarme sulla situazione nel carcere pavese. I tentativi di suicidio sventati in passato sono numerosi, ma non sempre è possibile intervenire in tempo. La richiesta è chiara: servono più risorse, più personale e un’attenzione seria alle condizioni di vita dietro le sbarre.