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Biometano, doppia svolta green nel Pavese: 40 milioni per la riconversione di due impianti

I progetti ridurranno di oltre 27.000 tonnellate le emissioni di CO₂ l’anno e coinvolgeranno 11 aziende agricole locali in un modello di economia circolare

Biometano, doppia svolta green nel Pavese: 40 milioni per la riconversione di due impianti
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Con un investimento di 40 milioni di euro, BTS DevCo ed Eiffel Investment Group riconvertiranno due impianti di biogas a Tromello e Garlasco per produrre biometano. I progetti, parte del PNRR, ridurranno di oltre 27.000 tonnellate le emissioni di CO₂ l’anno e coinvolgeranno 11 aziende agricole locali.

Svolta green nel Pavese

Nel cuore della Lomellina, due impianti di biogas si preparano a diventare protagonisti della transizione energetica italiana. Con un investimento di circa 40 milioni di euro, BTS DevCo – società di sviluppo del gruppo BTS – e Eiffel Investment Group annunciano l'acquisizione e la riconversione a biometano di due impianti esistenti nei comuni di Tromello e Garlasco, in provincia di Pavia.

Riduzione annua di 27.400 tonnellate di CO₂

L'intervento, sostenuto anche dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), rientra nella strategia italiana per raggiungere, entro il 2030, 5 miliardi di metri cubi di biometano prodotti ogni anno, come indicato nel Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) e promosso dal Consorzio Italiano Biogas (CIB).

Una volta convertiti, gli impianti genereranno complessivamente 1.500 Sm³/h di biometano, con una riduzione annua stimata di 27.400 tonnellate di CO₂ equivalente, pari a quanto assorbito da oltre 900.000 alberi adulti.

Non solo energia pulita: dalla digestione anaerobica delle biomasse deriveranno anche circa 97.000 tonnellate di fertilizzante organico all’anno, rafforzando un modello di economia circolare fondato sul riuso e la sostenibilità.

Coinvolte 11 aziende agricole locali

A trarre beneficio dal progetto saranno anche le realtà agricole locali: la filiera delle biomasse coinvolgerà 11 aziende agricole e zootecniche del territorio, grazie all’utilizzo di effluenti zootecnici, sottoprodotti e colture agricole dedicate. La messa in esercizio dei nuovi impianti è prevista per giugno 2026.

Entrambi i progetti fanno parte della piattaforma Green One, attraverso cui BTS DevCo ed Eiffel Investment Group investono nella produzione di biometano in Italia e in Europa. Green One si avvale dell’expertise tecnica di BTS Biogas, player internazionale nel settore, e del supporto del fondo specializzato Eiffel Gaz Vert.

I benefici

La scelta di riconvertire impianti esistenti è doppiamente strategica: permette di prolungare la vita utile delle infrastrutture, ridurre il consumo di suolo e ottimizzare gli investimenti pubblici e privati.

"Siamo orgogliosi di annunciare queste nuove acquisizioni, che ci avvicinano ai nostri obiettivi", ha dichiarato Franco Lusuriello, CEO di BTS Group. "Questi progetti rafforzano il nostro impegno nella transizione energetica: il biometano è una risorsa strategica per decarbonizzazione e indipendenza energetica. Puntiamo su competenze e innovazione per un futuro più sostenibile".

Sulla stessa linea Julien Bruyneel, Director nel team Green Molecules di Eiffel Investment Group:

"Sosteniamo con convinzione lo sviluppo del biometano in Italia. Grazie a partner solidi come BTS, possiamo contribuire alla crescita di infrastrutture sostenibili ad alto impatto ambientale, economico e sociale".

I dettagli tecnici

Nel dettaglio, l’impianto di Tromello, gestito da AGRICERERE S.r.l., sarà riconvertito per produrre 750 Sm³/h di biometano, pari a circa 6,4 milioni di Sm³/anno. La riduzione delle emissioni sarà di circa 13.700 tonnellate di CO₂ ogni anno, grazie a un’efficienza di abbattimento dell’80%. Le biomasse trattate ammonteranno a oltre 52.000 tonnellate annue, di origine sia animale che vegetale, con la produzione di circa 48.500 tonnellate di fertilizzante organico.

Speculari le caratteristiche dell’impianto di Garlasco, gestito da AGRISORSE S.r.l., che raggiungerà la stessa capacità produttiva di 750 Sm³/h e contribuirà in egual misura alla riduzione delle emissioni e alla valorizzazione del digestato.

Due progetti gemelli che, insieme, rafforzano il ruolo della Lomellina come polo strategico per il biometano italiano.