Andrea Soncin, da Vigevano alla semifinale europea di calcio femminile
Ha riportato entusiasmo e gioco nella Nazionale femminile, portandola a un passo dalla finale: Soncin si è rivelato la vera sorpresa del torneo, nonostante l’eliminazione beffarda contro l’Inghilterra

Andrea Soncin, allenatore originario di Vigevano, ha guidato la Nazionale femminile a una storica semifinale europea, sfiorando l’impresa contro la favorita Inghilterra. Nonostante l’eliminazione ai supplementari, ha restituito identità e fiducia a un gruppo in cerca di rilancio.
Da Vigevano alla ribalta europea
È finita con una sconfitta amara ai supplementari la cavalcata della Nazionale femminile di calcio agli Europei, ma se oggi l’Italia è tornata tra le grandi del calcio è anche merito di Andrea Soncin. Il commissario tecnico, originario di Vigevano, ha preso una squadra sfiduciata e l’ha trasformata in un gruppo compatto, competitivo e finalmente consapevole del proprio valore.
Dopo anni opachi e un movimento in cerca di rilancio, il torneo europeo ha segnato una svolta. E a guidarla è stato proprio Soncin, che ha saputo unire generazioni e mentalità diverse in un progetto credibile, coraggioso e moderno.
Una sconfitta che non cancella la crescita
Contro l’Inghilterra, una delle nazionali più forti del mondo, reduce dalla vittoria agli Europei 2022 e dal secondo posto ai Mondiali 2023, l’Italia ha sfiorato l’impresa. Avanti fino al 96’, grazie a un gol di Barbara Bonansea su assist di Sofia Cantore, ha subito il pareggio nei minuti di recupero con un gol in mischia della diciannovenne Michelle Agyemang. La beffa finale è arrivata all’ultimo minuto dei supplementari, con Chloe Kelly che ha segnato sulla ribattuta di un rigore parato da Laura Giuliani.
Eppure le Azzurre hanno giocato alla pari, con una tenacia e un’organizzazione che portano anche la firma di Soncin. Una squadra ben disposta in campo, capace di difendersi con ordine e ripartire con pericolosità. Il tecnico ha pagato forse la scelta di sostituire le giocatrici offensive troppo presto, ma l’identità della squadra è rimasta chiara fino all’ultimo secondo.
Chi è Andrea Soncin
Andrea Soncin, 46 anni, a Vigevano lo conoscono come “il Cobra”. Un soprannome guadagnato sul campo, da attaccante prolifico tra Serie B e Serie C, con una breve ma intensa parentesi in Serie A, dove segnò un gol memorabile a Dida con la maglia dell’Atalanta. Il suo nome è legato soprattutto all’Ascoli, dove è il terzo miglior marcatore di sempre, al pari di Oliver Bierhoff.
Appesi gli scarpini al chiodo nel 2017, ha cominciato la carriera da allenatore nel settore giovanile del Venezia. Dopo diverse esperienze, anche da tecnico ad interim della Prima Squadra in Serie A e B, nel settembre 2023 ha detto sì alla chiamata della FIGC per ricostruire la Nazionale femminile dopo la fine dell’era Bertolini.

Soncin ha saputo sorprendere tutti. Ha dato fiducia a veterane come Cristiana Girelli, Manuela Giugliano ed Elena Linari, affiancandole a giovani promettenti come Arianna Caruso e Sofia Cantore. Ma soprattutto, ha portato un nuovo spirito: più empatico, più inclusivo, più vicino alle giocatrici. Celebre l’uso convinto del femminile sovraesteso, che ha fatto notizia anche fuori dal campo.
Il percorso in Germania è stato brillante: secondo posto nel girone dietro la Spagna, davanti a Belgio e Portogallo; poi il capolavoro contro la Norvegia ai quarti.
Nonostante la sconfitta con l’Inghilterra, la Nazionale esce rafforzata da questo Europeo. E Andrea Soncin, si è guadagnato un posto tra i protagonisti del nuovo corso del calcio femminile italiano. Il suo lavoro, fatto di equilibrio, competenza e passione, è la base su cui costruire i successi di domani.