SALUTE

Caso di Chikungunya nel Piacentino, allerta anche nella Bassa Pavese

Primo contagio autoctono segnalato in Emilia: colpito un uomo di oltre 65 anni

Caso di Chikungunya nel Piacentino, allerta anche nella Bassa Pavese
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Nel Piacentino, al confine con la provincia di Pavia, è stato registrato il primo caso autoctono di Chikungunya: colpito un uomo di oltre 65 anni. Le autorità sanitarie temono la circolazione locale del virus e invitano alla prevenzione contro la zanzara tigre.

Caso di Chikungunya nel Piacentino

È stato rilevato il primo caso autoctono di Chikungunya nel Piacentino, al confine con la provincia di Pavia. A contrarre la malattia, trasmessa dalla zanzara tigre, è stato un uomo italiano di oltre 65 anni residente nella frazione di Pievetta, nel comune di Castel San Giovanni.

In isolamento

L’uomo ha manifestato febbre, dolori articolari e muscolari, oltre a congiuntivite. Dopo la segnalazione del medico di famiglia e gli esami di laboratorio, è arrivata la conferma: si tratta proprio del virus Chikungunya.

Il paziente non risulta aver effettuato viaggi in aree endemiche, dettaglio che fa temere una trasmissione locale del virus. Attualmente si trova in isolamento presso la propria abitazione.

I casi accertti

Dall’inizio dell’anno, i casi accertati di Chikungunya in Emilia-Romagna sono stati 6, mentre in Lombardia se ne contano 14. Fino ad ora, tutti i contagi erano stati legati a viaggi in zone tropicali o subtropicali: quello del Piacentino è il primo non “di importazione”.

Cos’è la Chikungunya

La Chikungunya è una malattia virale acuta trasmessa dalla puntura di zanzare infette, in particolare della specie Aedes albopictus, comunemente nota come zanzara tigre. Non è trasmissibile da persona a persona, ma durante la fase in cui il virus circola nel sangue (tra i 2 e i 7 giorni) la zanzara può infettarsi pungendo una persona malata e diffondere così il contagio ad altri.

Sintomi e complicanze

I sintomi includono febbre improvvisa, dolori articolari e muscolari molto intensi, mal di testa, congiuntivite, affaticamento e rash cutaneo. In alcuni casi i dolori possono essere tali da costringere la persona a rimanere immobile. La malattia tende a risolversi spontaneamente, ma nei soggetti anziani o fragili può comportare complicanze.

Prevenzione e buone pratiche

Le zanzare tigre sono particolarmente attive di giorno, in particolare al mattino e nel tardo pomeriggio. Il Comune di San Zenone al Po ha diffuso un avviso alla cittadinanza:

“Non vogliamo creare allarmismo, ma informare la popolazione sui rischi e i sintomi. Fondamentale è anche rivolgersi al proprio medico in caso di malessere”.

Ecco le principali raccomandazioni per limitare la proliferazione delle zanzare:

  • Eliminare ristagni d’acqua da sottovasi, tombini e pozzetti (o utilizzare larvicidi)
  • Lavare accuratamente frutta e verdura degli orti
  • Svuotare e pulire spesso le ciotole degli animali
  • Tenere le finestre chiuse durante le ore di maggiore attività degli insetti
  • Installare zanzariere o usare il condizionatore
  • Indossare abiti chiari e coprenti e utilizzare repellenti