CRONACA

Caso di Garlasco, il consulente di Sempio: "Vogliamo verificare che ci sia stato un sequestro formale"

Secondo round dell’incidente probatorio: al centro dell’attenzione la spazzatura di casa Poggi, tra resti della colazione e dubbi sul sequestro formale

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Generale Garofano, consulente di Sempio

Anche nella mattina di oggi, giovedì 19 giugno 2025, gli Uffici della Polizia Scientifica della Questura di Milano, in via Fatebenefratelli, sono stati presi d'assalto dai giornalisti per il secondo round dell'incidente probatorio del caso di Garlasco.

Il consulente della difesa di Andrea Sempio, Luciano Garofano, a proposito dell’analisi della spazzatura sequestrata in casa Poggi: "vogliamo verificare che ci sia stato un sequestro formale."

Secondo round per l'incidente probatorio

Dopo il primo incontro tenutosi nella giornata di martedì, i consulenti tornano a Milano per  acquisire e "cristallizzare" le prove che potrebbero essere utilizzate in un eventuale rinvio al giudizio di Andrea Sempio, attualmente indagato per l'omicidio di Chiara Poggi, avvenuto 18 anni fa.

Martedì scorso sono stati inviati in laboratorio, per le analisi genetiche, i fogli di acetato con le impronte, già in parte esaminati. Oggi è stato invece aperto il secondo scatolone contenente la spazzatura di casa Poggi, aperto dai due periti nominati dalla giudice Daniela Garlaschelli, Denise Albani e Domenico Marchegiani.

Elemento chiave per le indagini dal momento che vennero trovati i resti della colazione della fatidica mattina del 13 agosto 2007, giorno in cui Chiara Poggi venne brutalmente uccisa nella sua casa situata a Garlasco. Attenzione particolarmente rivolta verso un piattino di plastica, alcuni contenitori di biscotti, due barattolini vuoti di Fruttolo e due lattine vuote di Estathè.

Sequestro formale della spazzatura

Per il consulente di Andrea Sempio, il Generale Luciano Garofano, ritiene necessario verificare se il sequestro della spazzatura sia stato formalmente eseguito, come da lui stesso affermato davanti alle porte della Questura di Milano.

 

Garofano, del resto, si era già espresso martedì in un’intervista, affermando con decisione di credere nell’innocenza di Andrea Sempio. Ha inoltre ricordato l’affermazione del dottor Ricci, il quale dichiarò che il DNA maschile parziale rilevato potrebbe ricondurre a soggetti non presenti nella banca dati. Pertanto, questo elemento non risulterebbe idoneo per attribuzioni definitive.

"Fino a prova contraria, credo nell'innocenza di Andrea Sempio, quindi non mi aspetto risultati eclatanti. Tuttavia, l'incidente probatorio è stato avviato proprio per questo. La Procura ha deciso di effettuare questa ulteriore verifica, e la rispetto. Ci sono dei sospetti su Andrea Sempio, ma questi sospetti hanno evidentemente bisogno di certezze e di dati oggettivi, che fino ad ora non sembrano essere emersi. – continua il Generale Garofano – Nuove analisi potrebbero confermare l'estraneità di Andrea Sempio oppure fornire risultati su cui tutti discuteremo. Io sono un esperto, rispetto i pareri altrui, ma mi baso sui dati scientifici e su tutto ciò che emergerà dalle analisi."