Elezioni Rettore Università Pavia: Sibilla si ritira dalla corsa e appoggia Figini

Colpo di scena alle elezioni per il nuovo Rettore dell'Università di Pavia, Stefano Sibilla si ritira dalla corsa e appoggia Silvia Figini: “Una scelta per un’università libera e trasparente”.

Elezioni Rettore Università di Pavia

Colpo di scena nell’elezione del nuovo Rettore dell’Università di Pavia. Dopo la seconda fumata nera, Stefano Sibilla, professore di Ingegneria Idraulica, ha annunciato il suo ritiro dalla corsa, dichiarando pubblicamente il sostegno alla candidata Silvia Figini, docente di Statistica Economica.

“Alla luce del risultato, ho ritenuto sensato e doveroso verificare la possibilità di una convergenza fra il mio programma e quello di chi, anche con visioni differenti, ha sempre mostrato di voler far crescere il nostro Ateneo”, ha spiegato Sibilla, 58 anni, in una nota.

Alle spalle ha due tornate elettorali chiuse con 212 e 149 voti. La decisione, ha sottolineato, nasce dalla volontà di costruire un’alternativa “innovativa” per l’università, puntando su una governance “libera da influenze esterne” e fondata su trasparenza, inclusività e ascolto.

Figini: “Un impegno concreto”

Silvia Figini, 48 anni, si è detta pronta a raccogliere la sfida, ringraziando Sibilla per la fiducia. In entrambe le giornate di voto ha ottenuto un consenso stabile con 431 e 430 preferenze, su 1810 votanti (i docenti e il personale accademico con diritto al voto sono 2223). “Una scelta programmatica, un impegno concreto”, ha commentato la candidata.

Verso il terzo round

Martedì prossimo (17 giugno 2025) la comunità accademica sarà chiamata nuovamente alle urne per una terza votazione che potrebbe risultare decisiva. L’ultimo turno ha premiato, secondo il sistema del voto pesato, Alessandro Reali, 48 anni, docente di Scienze delle Costruzioni, che ha totalizzato 613 voti, in calo rispetto alla prima tornata.

“Ringrazio le tantissime persone che hanno creduto in me e nelle idee proposte -ha scritto Reali sui social-. Insieme si può costruire il futuro del nostro Ateneo”.

Resta ora da vedere se il nuovo asse Figini-Sibilla sarà sufficiente a ribaltare gli equilibri. La partita è ancora aperta.