Nelle strade di Pavia 120 manifesti con fotografie tratte dai filmati ritrovati nelle "pellicole di famiglia"
Vecchie pellicole amatoriali diventano memoria collettiva: un progetto che restituisce alla città uno sguardo intimo sul suo passato

Tornano alla città i filmati ritrovati nelle "pellicole di famiglia": dal 13 al 26 giugno 2025, nelle strade di Pavia, 120 manifesti con fotografie tratte dai vecchi filmini digitalizzati e QR Code per vedere i filmati originali.
Pavia riscopre le "pellicole di famiglia"
Due bambine che raccolgono fiori sul Ticino, una nonna che le accompagna, un viaggio in auto perché la mamma ha paura di volare. Sono frammenti di vita quotidiana, semplici e teneri, che tornano a vivere grazie a un’iniziativa che trasforma vecchie pellicole amatoriali in un racconto collettivo. A Pavia, dal 13 al 26 giugno 2025, 120 manifesti sparsi in città mostreranno fotogrammi di questi filmati, accompagnati da QR code che permettono di accedere ai video originali tramite smartphone.

La seconda vita dei filmini
L’iniziativa nasce dal progetto “Cinescatti: Pavia raccontata dai tuoi film di famiglia”, promosso da Archivio Cinescatti di Lab 80 film di Bergamo in collaborazione con il Comune e l’Università di Pavia. L’obiettivo? Salvare dall’oblio i ricordi impressi in vecchie bobine, trasformandoli in una narrazione visiva accessibile e condivisa. In pochi mesi sono state raccolte quasi 450 bobine, per un totale di oltre 80 ore di girato, digitalizzate e restituite gratuitamente ai cittadini che le avevano custodite per decenni.
Coinvolti anche gli studenti universitari
La seconda fase del progetto ha coinvolto attivamente gli studenti del corso universitario “Scritture e progetti per le arti visive e performative”, che hanno collaborato con le archiviste per analizzare e reinterpretare i materiali. Le frasi che incorniciano le immagini affisse in città sono nate proprio dalle loro riflessioni, in un intreccio tra passato e presente, tra linguaggio visivo e memoria personale. “È stato come entrare nella vita delle famiglie e stare con loro”, racconta uno degli studenti, Federico Yevgheniy Grigolato.
Dialogo tra generazioni e tra epoche
Secondo Alessandra Beltrame, archivista di Cinescatti, lo scopo del progetto è “creare una memoria inedita del territorio: le piccole storie familiari, condivise pubblicamente, diventano patrimonio collettivo”. Un’idea che ha trovato eco anche nelle parole di chi ha contribuito con le proprie pellicole:
“Non sapevo se avrei mai rivisto quei filmati – racconta Paolo Canepari – e vederli tornare a vivere in un contesto così curato e partecipato è stato emozionante”.

Tra nostalgia e innovazione
Il progetto rappresenta un esempio virtuoso di valorizzazione del patrimonio culturale “minore”, capace però di raccontare il volto autentico di una comunità. Un’operazione che unisce tecnologia, didattica e cittadinanza attiva, e che invita i pavesi – e non solo – a riscoprire la città attraverso lo sguardo delle generazioni che l’hanno abitata.
Per approfondimenti e per vedere tutti i filmati digitalizzati, è possibile visitare il sito www.cinescatti.it.