fuori controllo

Terrore nella palazzina Aler di Pavia: l'imputato minaccia la vittima davanti al giudice

I vicini raccontano mesi di paura. In aula scoppia la tensione

Terrore nella palazzina Aler di Pavia: l'imputato minaccia la vittima davanti al giudice
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È arrivata davanti al giudice la coppia che, fino al momento del loro arresto, aveva seminato il panico in un’intera palazzina Aler nella zona di San Lanfranco, a Pavia. I due, Maurizio Caruso, 44 anni, e la compagna Viviana Panzarini, sono accusati di una lunga serie di reati: stalking, atti persecutori, aggressioni e lesioni personali. Per mesi hanno condizionato la vita dei vicini, alimentando un clima di terrore e insicurezza che ha lasciato il segno profondo, soprattutto in una delle loro principali vittime, Lorenza Secondi.

Terrore nella palazzina Aler di Pavia: l'imputato minaccia la vittima davanti al giudice

Durante l’udienza, proprio mentre Lorenza stava raccontando la drammatica esperienza vissuta, l’imputato Caruso ha perso il controllo. Ha interrotto la testimonianza urlando minacce di morte alla donna, che lo accusa apertamente delle persecuzioni subite. “Ti ammazzo, ti faccio saltare il cervello!”, ha gridato in aula, tanto da costringere il giudice a farlo allontanare immediatamente. Un comportamento, quello dell’uomo, che non è nuovo: lo stesso giudice, infatti, era già stato oggetto di minacce di morte in una precedente udienza.

Caruso ha anche tentato di screditare la testimonianza di Lorenza, sostenendo che i certificati medici presentati fossero falsi e che tutta la vicenda fosse frutto di un’invenzione. Ma la realtà raccontata dalla donna dipinge un quadro ben diverso.

Vivo con la paura costante – ha dichiarato tra le lacrime –. Ho cambiato completamente il mio modo di vivere. Ho smesso di andare a trovare mia madre in Rsa, tremo ogni volta che devo uscire a fare la spesa o portare fuori i cani. Esco solo per andare al lavoro, perché non posso farne a meno. Non invito mai nessuno a casa. Anche ora che sono entrambi in carcere, non riesco a sentirmi al sicuro. Ho sempre la sensazione che possano tornare, che possano riapparire all’improvviso per farmi del male”.

Perizia psichiatrica

Durante la deposizione della donna, Viviana Panzarini, la compagna di Caruso, ha assistito in lacrime all’intera udienza. Apparentemente pentita, si è mostrata provata dagli eventi e dalle accuse. L’avvocato difensore della coppia ha avanzato la richiesta di una perizia psichiatrica per entrambi, un passo che potrebbe aprire nuove valutazioni sul loro stato mentale e sulle responsabilità penali da accertare.

Intanto, per i residenti della palazzina e in particolare per Lorenza Secondi, il percorso verso un ritorno alla normalità appare ancora lungo e incerto. La ferita lasciata da mesi di intimidazioni e paura è profonda e difficile da rimarginare.

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