Carnevale 2025, sequestrati dalla Gdf oltre 105mila articoli non sicuri

In vista del carnevale, militari appartenenti alla Compagnia della Guardia di Finanza di Voghera hanno posto in essere una mirata azione di controllo del territorio finalizzata ad impedire la vendita di articoli carnevaleschi non conformi: sequestrati oltre 105mila accessori non sicuri.

Carnevale 2025: sequestrati accessori non sicuri

Con l’avvicinarsi del Carnevale, la Guardia di Finanza di Voghera ha intensificato i controlli sui prodotti in vendita, con un’operazione mirata a garantire il rispetto delle normative italiane ed europee sulla sicurezza dei consumatori. L’intervento ha portato al sequestro di oltre 105.000 articoli carnevaleschi non conformi, potenzialmente pericolosi per gli acquirenti.

Le verifiche in 10 negozi

L’attività investigativa, avviata attraverso un’analisi approfondita delle banche dati del Corpo, ha consentito di individuare dieci punti vendita che commercializzavano prodotti non a norma. Quattro di questi esercizi erano situati a Voghera, due a Broni, mentre gli altri erano dislocati nei comuni di Codevilla, Garlasco, Landriano e Stradella.

Articoli pericolosi

Gli accessori sequestrati, destinati ai travestimenti carnevaleschi, risultavano privi delle necessarie indicazioni sulla composizione e qualità dei materiali, oltre che delle avvertenze relative ai rischi di un uso improprio. Un aspetto particolarmente allarmante era l’assenza di segnalazioni sulla pericolosità per i bambini sotto i 36 mesi, aumentando il rischio di incidenti.

Titolari multati

I titolari degli esercizi commerciali coinvolti sono stati segnalati alla Camera di Commercio di Pavia per l’applicazione delle sanzioni previste dal Codice del Consumo (D.Lgs. 206/2005). Le multe serviranno a dissuadere la vendita di prodotti non conformi, garantendo maggiore sicurezza ai consumatori.

L'operazione rappresenta un passo verso la lotta alla distribuzione di merce non conforme agli standard di sicurezza. L’obiettivo è proteggere i consumatori da possibili pericoli e assicurare un mercato più equo, in cui gli operatori rispettosi delle regole possano competere senza subire la concorrenza sleale di chi immette sul mercato prodotti non certificati.