Torna l'allarme peste suina in Oltrepò, a Montesegale cinghiale positivo al virus
Intanto, per contenere la diffusione della malattia, proseguono gli abbattimenti degli animali selvatici
Nuovo allarme Peste Suina Africana in Oltrepò Pavese dove è stato rinvenuto un cinghiale positivo al virus. Nel frattempo proseguono gli abbattimenti.
Peste Suina Africana, nuovo caso in OltrepòA
La Peste Suina Africana (PSA) preoccupa ancora l’Oltrepò Pavese. E' stato infatti rilevato un caso di contagio nel comune di Montesegale, dove un cinghiale abbattuto è risultato positivo al virus. La conferma è arrivata dall'Istituto zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell'Emilia Romagna (Izsler), sezione di Pavia, che ha comunicato la notizia all’Unità veterinaria della Regione Lombardia, guidata da Marco Farioli.
Inoltre, nei giorni scorsi, la polizia provinciale di Pavia, ha abbattuto un cinghiale in grave stato di salute nel comune di Torre de’ Negri. In questo caso, sarà necessario verificare se anche l'animale era portatore del virus.
Proseguono gli abbattimenti
Per contenere la diffusione della malattia, proseguono gli abbattimenti degli animali selvatici, considerati i principali vettori del contagio. Le operazioni di depopolamento sono coordinate dalla polizia provinciale, con il supporto dei selecontrollori.
In aggiunta a loro, i cacciatori abilitati, autorizzati dalla Regione Lombardia, continuano le operazioni di abbattimento nei territori degli ambiti territoriali di caccia Atc 4 e Atc 5, prevalentemente il venerdì e sabato. Anche altri 150 cacciatori, appartenenti agli Atc 1, 2 e 3, sono coinvolti nel controllo selettivo, che prevede l’abbattimento dei cinghiali da postazioni fisse georeferenziate. Il tutto avviene sotto la supervisione della polizia provinciale.
L'arrivo dell'esercito
Parallelamente, il commissario straordinario alla peste suina africana, Giovanni Filippini, ha annunciato un possibile supporto da parte dell’esercito per rafforzare la lotta contro il virus. Tra le misure previste, la realizzazione di barriere stradali e la creazione di una zona bianca di 10 chilometri, dove i cinghiali non devono essere presenti.
Allevamenti suinicoli
Massima attenzione è rivolta anche agli allevamenti suinicoli. I controlli sono stati intensificati e, qualora vengano riscontrate irregolarità, è prevista la macellazione o l'abbattimento dei maiali, qualora non sia possibile sanare la situazione entro 15 giorni.
Il rischio di diffusione della peste suina africana continua a essere una seria minaccia per la salute del settore suinicolo. Le autorità locali stanno mettendo in campo tutti gli strumenti disponibili per fronteggiare l'emergenza, ma la collaborazione tra enti e cittadini resta fondamentale per fermare la diffusione del virus.