Operazione "Marea", tre pavesi arrestati per estorsione e riciclaggio
Le indagini hanno avuto inizio con l’individuazione di un possibile caso di estorsione commessa da due fratelli, noti per la loro attività di buttafuori in alcune discoteche
Personale della Questura di Alessandria e del Comando Provinciale della Guardia di Finanza ha dato esecuzione ad un’ordinanza di misure cautelari personali nei confronti di 3 persone residenti in Provincia di Pavia: sono accusati di estorsione e riciclaggio.
Tre arresti
Nel mese di ottobre 2024, un'importante operazione congiunta tra la Polizia di Stato della Questura di Alessandria e il Comando Provinciale della Guardia di Finanza ha portato all’esecuzione di un'ordinanza di misure cautelari nei confronti di tre persone residenti in provincia di Pavia.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Alessandria, hanno svelato un complesso schema criminoso che comprende estorsione, trasferimento fraudolento di valori, riciclaggio, autoriciclaggio ed emissione di fatture per operazioni inesistenti.
Estorsione
Le indagini hanno avuto inizio con l’individuazione di un possibile caso di estorsione commesso da due fratelli, noti in provincia per la loro attività di buttafuori in alcune discoteche. Le operazioni investigative hanno incluso intercettazioni telefoniche, approfondimenti su segnalazioni di operazioni sospette, servizi di osservazione, verifiche bancarie e l’esame di dispositivi elettronici in uso a uno degli indagati. Le prove raccolte hanno permesso di identificare due distinti episodi estorsivi, caratterizzati da una particolare brutalità nei confronti delle vittime.
Riciclaggio di denaro
Gli inquirenti hanno inoltre scoperto che i due fratelli avevano intestato fittiziamente una società a un prestanome. La società operava, tra le altre cose, nel settore del recupero e smaltimento di batterie e metalli, senza rispettare le normative di settore e senza un impianto contabile adeguato. Tale attività illegale era finalizzata al riciclaggio e autoriciclaggio di denaro, che transitava attraverso i conti societari per poi confluire su quelli personali degli indagati principali.
Sequestrate due società
In totale, sono sei le persone indagate nell'ambito dell'inchiesta. Sono state inoltre sottoposte a sequestro preventivo due società e le relative aziende. Contestualmente, sono state eseguite perquisizioni domiciliari che hanno portato al ritrovamento di una vasta documentazione, ancora in fase di analisi da parte degli inquirenti. I primi riscontri ottenuti sembrano rafforzare le accuse mosse nei confronti degli indagati.
L’operazione, che ha messo in luce un vasto giro di attività criminali legate all’estorsione e al riciclaggio, continua a essere monitorata dalle forze dell'ordine, mentre gli investigatori proseguono l'esame della documentazione sequestrata.