Fermare i gas serra entro il 2050: anche Fondazione Cariplo in campo
La ricerca Bruegel sostiene che le famiglie più povere siano colpite in maniera diversa da quelle ricche.
Fondazione Cariplo in campo per fermare i gas serra entro il 2050: le conseguenze per i cambiamenti climatici non sono solo ambientali ma anche sociali.
Fondazione Cariplo e Ambiente
Fondazione Cariplo è molto attiva sul fronte delle relazioni internazionali. Lo testimonia il sostegno a questa importante ricerca Bruegel. Inoltre il settore Ambiente ha acquisito nel corso degli anni una rilevanza fondamentale promuovendo stili di vita e comportamenti rispettosi dell’ambiente.
“Le conseguenze per i cambiamenti climatici non sono solo ambientali ma anche sociali. Sono milioni le persone che patiscono queste conseguenze. Per questo FONDAZIONE CARIPLO sta lavorando a questi temi con una visione traversale che unisce chi al nostro interno si occupa di tematiche sociali e ambientali”.
Così Sergio Urbani, direttore Fondazione Cariplo.
Fermare i gas serra entro il 2050
Per limitare il crescente aumento della temperatura terrestre è assolutamente necessario stabilizzare la concentrazione di gas serra nell’atmosfera entro il 2050. E’ quanto emerge dalla ricerca Bruegel uno studio internazionale sostenuto da Fondazione Cariplo e presentata oggi al Centro Congressi Cariplo. Obiettivo far conoscere gli effetti redistributivi delle politiche climatiche, tema di grande attualità e importanza nella vita di tutti i giorni.
Ricerca Bruegel, studio internazionale
La ricerca evidenzia, infatti, che industria e agricoltura non dovranno emettere quantità di CO2 superiori a quelle che potranno essere assorbite e tutto ciò implicherà cambiamenti sostanziali per le nostre economie. Molti settori, dal riscaldamento ai trasporti, dall’elettricità all’industria, dovranno essere guidati in questo processo di transizione verso un mondo senza combustibili fossili, trovando soluzioni per ridurre le proprie emissioni.
Il restroscena che no ti aspetteresti
La ricerca di Bruegel sostiene che le famiglie più povere siano colpite in maniera diversa da quelle ricche dalle politiche climatiche, poiché:
- 1) devono affrontare limiti di spesa che portano a preferire diversi panieri di consumo
- 2) hanno tassi più alti e caratterizzati da limiti al prestito che impediscono loro di acquistare beni durevoli più efficienti
- 3) hanno diverse competenze e quindi diversi salari
- 4) hanno un reddito composto in minor parte da redditi da capitale e da proprietà terriere
Anche se le politiche climatiche possono avere effetti distributivi sfavorevoli, evitare di agire non può essere la risposta. Non agire non solo renderebbe peggiori le condizioni per tutti – ma colpirebbe in più grande misura i poveri rispetto ai benestanti. Non esiste, dunque, un trade-off tra clima ed uguaglianza, ma la domanda diventa: come progettare politiche climatiche che minimizzino gli effetti distributivi negativi?
La conclusione
Sergio Urbani, Direttore Fondazione Cariplo:
“Ancora una volta possiamo rilevare la duplice veste di Fondazione Cariplo. Se da un lato il suo impegno filantropico si concentra in Italia, dall’altro l’importanza e lo standing varcano le frontiere. Fondazione Cariplo è molto attiva sul fronte delle relazioni internazionali. Lo testimonia il sostegno a questa importante ricerca Bruegel. Inoltre il settore Ambiente ha acquisito nel corso degli anni una rilevanza fondamentale promuovendo stili di vita e comportamenti rispettosi dell’ambiente La Fondazione ha cura di favorire l’innovazione e la diffusione di una mentalità attenta ai problemi ambientali, mettendo in moto un circolo nel quale informazione, formazione, sensibilizzazione ed azione si rafforzino a vicenda, grazie al coinvolgimento di cittadini, istituzioni, imprese, associazioni, mondo scientifico e comunità locali. Le conseguenze per i cambiamenti climatici non sono solo ambientali ma anche sociali Sono milioni le persone che patiscono queste conseguenze. Per questo FONDAZIONE CARIPLO sta lavorando a questi temi con una visione traversale che unisce chi al nostro interno si occupa di tematiche sociali e ambientali”.
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