Braciere improvvisato in camera per scaldarsi, coppia 30enne intossicata dal monossido
Sottoposti a una seduta in camera iperbarica le loro condizioni sono in miglioramento
Una coppia di 30enni originari del Mali è rimasta intossicata dal monossido di carbonio sprigionatosi da un braciere improvvisato acceso nella camera da letto per riscaldarsi.
Braciere per riscaldarsi
Un vaso di terracotta utilizzato come braciere per scaldarsi durante una delle prime fredde notti autunnali si è trasformato in una minaccia mortale per una coppia di trentenni originari del Mali. I due coniugi, residenti in un appartamento a Pieve Porto Morone, in piazza San Vittore, sono rimasti gravemente intossicati dal monossido di carbonio sprigionato da un braciere improvvisato.
Ambiente saturato dal monossido
La coppia, per difendersi dai primi freddi, ha riempito un vaso di terracotta di brace accesa, posizionandola nella loro camera prima di chiudere la porta e andare a dormire. Purtroppo, non avevano considerato il pericolo rappresentato dal monossido di carbonio, un gas inodore e invisibile, che in poco tempo ha saturato l'ambiente.
I sintomi
Ieri mattina, domenica 15 settembre 2024, marito e moglie si sono svegliati con sintomi preoccupanti: forti mal di testa, vertigini e nausea. Inizialmente non hanno pensato a una possibile intossicazione da gas e, invece di chiamare i soccorsi, il marito ha deciso di recarsi di persona al pronto soccorso dell'ospedale di Castel San Giovanni, in provincia di Piacenza. Una volta lì, i medici hanno subito diagnosticato la presenza di monossido nel sangue, avvisando i carabinieri e il 118 per l'eventuale pericolo che la fuga di gas potesse coinvolgere altri residenti dell'edificio.
Tre inquilini in ospedale
Nel giro di pochi minuti, sul posto sono intervenuti automedica, ambulanza, vigili del fuoco e carabinieri della stazione di Chignolo Po. Tre altri inquilini dell’edificio sono stati trasferiti al pronto soccorso del San Matteo per accertamenti, ma sembra che i loro sintomi non fossero riconducibili al monossido.
In camera iperbarica
Nel frattempo, i vigili del fuoco, durante un sopralluogo nell’appartamento della coppia, hanno trovato il braciere improvvisato, confermando che si trattava di un caso di intossicazione da monossido. Entrambi i coniugi sono stati trasferiti all'ospedale di Fidenza, dove sono stati sottoposti a una seduta in camera iperbarica. Le loro condizioni sembrano in miglioramento, ma la prognosi resta riservata.
L'intossicazione da monossido
La pericolosità dei bracieri utilizzati in ambienti chiusi è spesso sottovalutata. L'intossicazione da monossido di carbonio è infatti subdola, perché i sintomi iniziali possono essere confusi con altre patologie e il gas, non essendo rilevabile dall'olfatto, può accumularsi in modo silenzioso ma letale.
Quanto accaduto a Pieve Porto Morone sottolinea l'importanza di evitare soluzioni fai-da-te per il riscaldamento delle abitazioni, soprattutto durante la notte, quando il rischio di non accorgersi dell'intossicazione è ancora più elevato.
(Foto di copertina: immagine di archivio)