RICERCHE IN CORSO

Ancora nessuna traccia del 17enne pavese evaso dal carcere Beccaria di Milano, è accusato di tentato omicidio

In fuga anche due fratelli egiziani di 16 e 17 anni, evasi poco prima di lui dallo stesso penitenziario

Ancora nessuna traccia del 17enne pavese evaso dal carcere Beccaria di Milano, è accusato di tentato omicidio
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Ricerche in corso del 17enne pavese evaso dal carcere minorile Beccaria di Milano nella giornata di domenica 8 settembre 2024: di lui ancora nessuna traccia, come dei due fratelli egiziani di 16 e 17 anni, anche loro evasi poco prima di lui.

Evaso dal Beccaria: nessuna traccia del 17enne pavese

Ancora nessuna traccia dei tre minorenni evasi dal carcere minorile Beccaria di Milano. I fuggitivi sono un 17enne di Marcignago e due fratelli egiziani di 16 e 17 anni.

Accusato di tentato omicidio

Il giovane pavese, accusato di tentato omicidio per aver aggredito un rivale con un coltello in una disputa legata alla droga, aveva fatto ingresso nell'istituto penale minorile nell'agosto 2023. Le operazioni di ricerca si concentrano principalmente nelle aree di Marcignago e Vellezzo Bellini, zone frequentate dal 17enne prima del suo arresto.

L'evasione

I tre detenuti sarebbero riusciti a scavalcare il muro di cinta del carcere: i due fratelli hanno lasciato la struttura insieme nel pomeriggio, mentre il 17enne di Marcignago ha agito da solo in serata.

Situazione degenerata

Negli ultimi mesi, la situazione all'interno del carcere Beccaria è degenerata. A maggio, un tentativo di evasione da parte di un detenuto si è concluso malamente: bloccato ancor prima di allontanarsi. Tuttavia, pochi giorni dopo, la tensione esplode quando circa settanta ragazzi si barricano in un’ala dell'istituto, scatenando il caos a seguito dei controlli antidroga effettuati con l’ausilio di cani. Solo l'intervento degli agenti in tenuta antisommossa riesce a ripristinare la calma.

Nel mese di luglio, un incendio all'interno della struttura causa il ferimento di due detenuti e l'intossicazione di altri quattro. Ad agosto, una situazione simile si ripete: incidenti che coinvolgono sia agenti che detenuti. Non più di dieci giorni fa, i due fratelli egiziani ora in fuga, vengono identificati come promotori di disordini attuati per facilitare un altro tentativo di evasione, portato avanti da quattro ragazzi, prontamente riportati alla custodia.

In seguito all'evasione di domenica, è stato sostituito il comandante della Polizia penitenziaria, un cambiamento che i sindacati hanno definito un "capro espiatorio".

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