Nuovo angiografo al San Matteo, il Policlinico all'avanguardia nella cardiologia interventistica
Nell'ultimo anno, l'unità di cardiologia ha eseguito 450 angioplastiche primarie su pazienti colpiti da infarto del miocardio e 700 angioplastiche coronariche
Un nuovo angiografo per il San Matteo: a presentarlo nella mattinata di lunedì 9 settembre 2024, Leonardo de Luca, direttore della Cardiologia del policlinico, che ha anche illustrato l'attività dell'emodinamica pavese.
Nuovo angiografo al San Matteo
Il Policlinico San Matteo di Pavia ha recentemente introdotto un nuovo angiografo, un passo importante per la sua già eccellente reputazione nel campo della cardiologia interventistica.
L'annuncio è stato dato ieri, lunedì 9 settembre 2024, dal direttore della Cardiologia del policlinico, Leonardo De Luca, che ha colto l'occasione anche per fornire una panoramica completa dell'attività dell'unità di emodinamica pavese.
Cardiologia interventistica
Il San Matteo, riconosciuto come uno dei principali centri in Lombardia per la cardiologia interventistica, continua a espandere e migliorare le proprie capacità in questo ambito. Negli ultimi anni, la medicina si è sempre più orientata verso procedure meno invasive, una tendenza che il Policlinico ha abbracciato pienamente.
I numeri
Nell'ultimo anno, l'unità di cardiologia ha eseguito 450 angioplastiche primarie su pazienti colpiti da infarto del miocardio e 700 angioplastiche coronariche. Inoltre, dall'inizio del 2024, sono già stati realizzati circa 80 interventi di TAVI (impianto transcatetere di una valvola aortica) su pazienti affetti da stenosi aortica, e si prevede di superare i 100 interventi entro la fine dell'anno, un traguardo significativo rispetto all'anno precedente.
L'adozione di tecniche di cardiologia interventistica non solo contribuisce a migliorare le prospettive di sopravvivenza dei pazienti, ma ne accresce anche la qualità della vita. La struttura ha registrato un incremento del 10% negli interventi di ablazione transcatetere per il trattamento delle aritmie. Contestualmente, l'occupazione dei letti è aumentata del 25%, accompagnata da un raddoppio degli accessi agli ambulatori, il che ha permesso di ridurre sensibilmente le liste d'attesa.
Questi risultati testimoniano l'impegno costante del San Matteo nell'offrire cure di alta qualità e nell'adottare le più recenti innovazioni tecnologiche a beneficio dei pazienti.