BOTTA E RISPOSTA

Peste Suina Africana, l'assessore Beduschi risponde alle critiche: “Gli allevatori meritano rispetto, non slogan politici”

"L'emergenza non si risolve a parole"

Peste Suina Africana, l'assessore Beduschi risponde alle critiche: “Gli allevatori meritano rispetto, non slogan politici”
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L'assessore regionale all'Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste Alessandro Beduschi interviene dopo le critiche rivolte dall'opposizione alla Regione in merito alla gestione dell'emergenza della Peste Suina Africana.

PSA, Beduschi: "L'emergenza non si risolve a parole"

L’emergenza legata alla Peste Suina Africana continua a mettere sotto pressione la filiera zootecnica lombarda, spingendo le autorità a intensificare gli sforzi per arginare il problema. Alessandro Beduschi, assessore regionale all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste della Regione Lombardia, ha risposto con fermezza alle critiche mosse da alcuni esponenti dell’opposizione, accusati di strumentalizzare la situazione per fini politici.

“La Regione Lombardia ha preso in mano la gestione di questa emergenza sin dalle prime segnalazioni, con un lavoro continuo che coinvolge veterinari, tecnici e ingenti risorse economiche. Il nostro obiettivo è chiaro: proteggere gli allevamenti e rafforzare la biosicurezza”, ha dichiarato Beduschi, sottolineando come gli allevatori siano le prime vittime della crisi e meritino rispetto.

Nuova ordinanza per misure restrittive

Beduschi ha inoltre ricordato che proprio questa mattina ha partecipato all’unità di crisi convocata dal commissario Filippini.

“Entro poche ore sarà emanata una nuova ordinanza che introdurrà misure restrittive. Abbiamo sempre sostenuto che, nonostante la maggior parte degli allevatori rispetti le misure di sicurezza, anche poche eccezioni possono mettere a rischio l'intera filiera. Non possiamo più permetterci allevamenti gestiti come hobby o attività secondarie: rappresentano un pericolo per l’intero sistema di controllo”, ha precisato l’assessore.

La biosicurezza negli allevamenti

La Lombardia, che vanta il più grande patrimonio suinicolo italiano con oltre 4 milioni di esemplari, ha finora investito oltre 7 milioni di euro per potenziare la biosicurezza negli allevamenti. Questo impegno ha permesso di elevare gli standard di protezione a livelli eccezionali. Inoltre, tre ordinanze firmate dal presidente Fontana hanno facilitato un altro elemento cruciale per fermare il virus: l’abbattimento dei cinghiali, vettori primari della malattia. Dal 2021, con un trend in crescita, ne sono stati abbattuti più di 46mila.

"Serve unità e collaborazione"

In risposta alle critiche dell'opposizione, Beduschi ha ricordato che la Peste suina africana è presente in 14 Paesi europei e in altre regioni italiane.

“Il virus non riconosce confini politici o geografici, e imputare la responsabilità di questa crisi esclusivamente a chi governa è un esercizio sterile. Serve invece unità e collaborazione, oltre gli schieramenti, per affrontare questa sfida”, ha concluso l’assessore, facendo riferimento anche alla Cina, dove il virus si è diffuso dal 2018 senza soluzioni rapide nonostante gli sforzi.

L'assessore ha voluto ribadire che l'emergenza non si risolverà con le parole, ma con azioni concrete e mirate, sottolineando l’importanza della cooperazione a tutti i livelli per proteggere uno dei settori chiave dell’economia lombarda.

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