La vita di Eleonora spezzata a 18 anni su quel maledetto monopattino per una fatalità

Tutti la chiamavano Sky. La vita di Eleonora Paveri si è spezzata a soli 18 anni, nella notte tra domenica 4 e lunedì 5 agosto 2024, intorno alle 2, a bordo di quel maledetto monopattino per una fatalità: una manovra sbagliata, la perdita del controllo in curva, l'impatto fortissimo contro l'asfalto.

AGGIORNAMENTO H18.15 - L'autopsia ha confermato la presenza di un grave trauma addominale, con emorragia interna, compatibile con la caduta dal monopattino "e verosimile causa del decesso". Proseguono invece le indagini tossicologiche "per compiutamente delineare gli esatti contorni della vicenda".

La vita di "Sky" spezzata a soli 18 anni

L'amica insieme a lei in quel momento in via Ottavio Bonomi, di un anno più giovane e residente in un Comune nelle vicinanze, se l'è cavata, ma quando le hanno trovate in piena notte riverse sulla carreggiata erano entrambi esanimi. E' stato un automobilista di passaggio a vederle a terra e chiamare i soccorsi, anche se la sorella minore della 17enne, non vedendola tornare, si era già messa in allarme.

Eleonora abitava a poche decine di metri dal punto del'incidente, in una delle tante villette del quartiere Cravino, signorile zona residenziale all'estrema periferia Nord-Ovest di Pavia. Ma a casa sua non c'era nessuno, perché i genitori si trovavano in quel momento in vacanza in Spagna.

Erano in un giardino del quartiere Cravino

Le due ragazze non arrivavano da una festa, come inizialmente detto. Semplicemente si erano trovate insieme agli altri amici della loro compagnia (tra cui anche la sorella della 17enne), in una giardinetto del quartiere. Una serata come quelle di tanti altri teenager: musica, chiacchiere.

Erano ai giardinetti davanti al centro sociale Cazzamali di via Fratelli Cervi (a 500 metri da via Bonomi), poi sono passati da casa di Eleonora e stavano tornando dalla loro compagnia quando hanno avuto l'incidente.

Gli amici le aspettavano, ma Sky e l'amica non sono più tornate.

Il punto dell'incidente:

Disposti gli esami tossicologici

I ragazzi che erano con loro assicurano che non avevano bevuto sensibilmente o altro. Gli inquirenti hanno comunque disposto, oltre all'autopsia, gli esami tossicologici: si vedrà, ma l'incidente fatale sembra dettato da una manovra sbagliata, non certo direttamente "causato da droga e alcol" come ha sostenuto qualcuno (nel caso, sostanze potrebbero aver inciso, ma centrale resta la fatalità).

Sulla dinamica, sembrava inizialmente che la 18enne fosse andata in arresto cardiaco già in via Ottavio, invece il suo cuore si sarebbe improvvisamente fermato in Pronto soccorso, dopo che aveva anche avuto modo di rispondere ad alcune domande dei sanitari su quanto accaduto.