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Peste Suina Africana, due nuovi focolai in allevamenti lomellini: è di nuovo allarme

Chiuso un allevamento di 700 suini a Gambolò, mentre a Mortara sotto osservazione un allevamento di 10mila animali

Peste Suina Africana, due nuovi focolai in allevamenti lomellini: è di nuovo allarme
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E' ancora allarme Peste Suina Africana dopo la scoperta di nuovi focolai in allevamenti di suini due dei quali in Lomellina. Beduschi: "La lotta contro la peste suina africana sarà lunga e complessa".

PSA, nuovi focolai

La Lombardia e la provincia di Pavia sono nuovamente alle prese con una crisi sanitaria di grave entità, segnata da un'esplosione di nuovi focolai di peste suina africana (PSA). La situazione sta diventando sempre più preoccupante, con numerosi allevamenti di suini colpiti in questi ultimi giorni.

Recentemente, sono stati scoperti nuovi focolai. Il primo si trova a Besate, nella città metropolitana di Milano, dove l'epidemia ha colpito un allevamento con 600 suini, di cui 200 sono scrofe. Gli animali infetti verranno abbattuti come misura di contenimento. Il secondo caso riguarda l'azienda agricola Boldini a San Martino di Trecate, in provincia di Novara.

Il 29 luglio 2024, inoltre, l'ATS  ha preso misure simili a Gambolò, chiudendo un allevamento di 700 suini, inclusi 200 animali riproduttori. Anche a Mortara, un altro focolaio è stato identificato in un allevamento di 10mila suini, di cui 3mila sono scrofe. I sospetti che il virus possa essersi diffuso attraverso il trasferimento di suinetti tra allevamenti stanno alimentando la preoccupazione della diffusione del virus, con indagini in corso per confermare tali ipotesi.

Le dimissioni del commissario straordinario

La rapidità con cui i focolai si sono moltiplicati evidenzia la difficoltà di contenere l'epidemia. A complicare ulteriormente la situazione è la recente dimissione del commissario straordinario Vincenzo Caputo, che ha ricoperto il ruolo per un anno e mezzo e che ha dichiarato di lasciare l'incarico “perché troppo oberato di impegni con il mio incarico di direttore dell’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Marche e dell’Umbria, centro di referenza nazionale per la pesta suina”, rimanendo comunque in servizio fino al 31 luglio.

"Lotta lunga e complessa"

L'assessore all'Agricoltura della Regione Lombardia, Alessandro Beduschi, ha commentato la situazione, assicurando che il Servizio veterinario regionale sta effettuando tutti gli accertamenti necessari.

"La lotta contro la peste suina africana sarà lunga e complessa" ha dichiarato Beduschi "e richiede azioni coordinate e mirate. Per gli allevatori, soprattutto quelli di piccole dimensioni, è fondamentale mantenere altissima attenzione alla biosicurezza, specialmente in aree come il Parco del Ticino e il Milanese, dove il virus può diffondersi più facilmente a causa del caldo."

L’assessore ha anche sottolineato che, nonostante il cambio di commissario, l'impegno della Regione e del Governo nella lotta contro la PSA rimane invariato.

"La gestione di una crisi sanitaria di tale portata è estremamente complessa e richiede uno sforzo continuo e coordinato," ha concluso Beduschi. "Non sarà possibile sconfiggere la malattia in pochi mesi, ma possiamo garantire che in Italia e in Lombardia si sta facendo il massimo per affrontare la situazione".

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